No, non si tratta di uno scherzo: molto probabilmente tra poche settimane Facebook introdurrà una sgradevole novità nella sua politica di fruizione della piattaforma.
L’azienda è in procinto di avviare, prima negli Stati Uniti, poi nel resto del mondo, i messaggi a pagamento.
Dovremo davvero pagare per inviare i messaggi su Facebook?
Perché?
Per quale recondito motivo Facebook dovrebbe introdurre una tariffa sui messaggi scambiati dagli utenti?
L’azienda creata da Mark Zuckemberg è in continua espansione e questo processo la porta verso orizzonti del tutto inediti.
Di poco tempo fa la notizia che Facebook si muoverà all’attacco di Skype lanciando un proprio servizio VoIP e di ieri le voci, ancora non confermate, che vorrebbero fissato al quindici di gennaio il lancio del primo Facebook phone, il telefono con il marchio dell’azienda.
Malgrado questa espansione, o forse proprio a causa sua, Facebook sembra aver bisogno di soldi.
Il colosso dei social network è ben lungi dal trovarsi in difficoltà economiche, ma le sue iniziative necessitano di liquidità.
A differenza di altre realtà del web, Facebook non ha ancora trovato la strada per garantirsi la stabilità economica.
Così, se Google, attraverso il monopolio praticamente assoluto delle ricerche sul web, è riuscito a garantirsi introiti miliardari con la vendita di spazi pubblicitari, una simile operazione si rivela molto più complessa su Facebook dove, tra l’altro sussiste un pericolo maggiore di spamming.
Per contrastare la tendenza allo spam e contemporaneamente rimpolpare il capitale, i vertici di Facebook si sarebbero indirizzati verso un servizio di messaggistica a pagamento.
Il primo profilo a pagamento è già stato implementato
A testimoniare che Facebook fa sul serio, il fatto che è già stato implementato un profilo di questo tipo.
Primo al mondo a godere dell’upgrade è proprio il CEO di Facebook, Mark Zuckemberg.
Da oggi chiunque voglia inviare un messaggio al signor Zuckemberg potrà farlo dietro pagando la modica cifra di 100 dollari americani.
La strategia dovrebbe sortire il duplice effetto di riempire le casse dell’azienda e limitare la marea di messaggi di spam che intasano il suo profilo.
Come funzionerà il sistema di pay-to-message
Se tutti i messaggi scambiati su Facebook divenissero a pagamento è evidente che il social network avrebbe vita breve.
Una delle maggiori attrattive di Facebook risiede infatti nella gratuità del servizio offerto.
In realtà i messaggi scambiati con i propri amici dovrebbero mantenere il loro carattere gratuito.
Si pagherà unicamente per i messaggi spediti verso coloro che non hanno condiviso l’amicizia con noi.
Sotto quest’ottica la manovra di Facebook potrebbe rivelarsi premiante: garantirebbe infatti una solida base di introiti fondati sulla pubblicità, cosa che il social network ha sino ad oggi faticato ad ottenere (la politica della pubblicità mirata si è finora rivelata poco remunerativa, a causa dei limiti intrinseci della piattaforma), inoltre il semplice fatto di dover pagare per inviare un messaggio costituisce di per sé un pesante disincentivo allo spamming, rivelandosi in fin dei conti un vantaggio per l’utente finale.
Il costo di ogni singolo messaggio per i non amici non è ancora certo. Si parla di un dollaro per ogni messaggio.
Una cifra ben lontana dai cento necessari per contattare il buon Zuckember, ma comunque ingente.
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