In questo momento è in corso un dibattito tra gli osservatori del mercato sulla possibilità che i controlli sui capitali a Cipro vogliano dire che ora, in effetti, ci sono due euro. Qualche banca di investimento e qualche economista ritiene che i controlli sui capitali creino un euro cipriota che è diverso dall’euro degli altri paesi dell’Unione monetaria.
Pur comprendendo l’argomento, continuiamo ad obiettare. Non credo che debba essere un dibattito teorico. Ci sono infatti alcune transazioni internazionali in corso. Ad esempio, le aziende possono effettuare i pagamenti per le merci importate, la documentazione viene fornita alle autorità.
Euro cipriota?
Finora, e riconosciamo che la situazione può cambiare, non vediamo alcun segno che possa dimostrare che il pagamento delle importazioni sia stato rettificato per i cosiddetti euro ciprioti. Vale a dire che, nonostante le polemiche, non vi è segno in questo frangente che l’euro di Cipro venga trattato in modo diverso rispetto all’euro degli altri paesi dell’UEM.
Ci sono dei rapporti che suggeriscono che ci sono stati dei deflussi di capitale da Cipro negli ultimi dieci giorni, non solo dalle banche. Ci sono state numerose esenzioni concesse alle imprese, e per le importazioni di medicina, per esempio. Questi euro erano anche inseparabili dagli altri euro del sistema.
Un gruppo di analisti che scrive per una grande banca ha semplicemente affermato che i controlli di capitale "creano una situazione in cui un euro cipriota non è uguale a un euro di un altro paese membro da un punto di vista economico”. Poi riconoscono il nostro punto, ossia che "le banconote di euro a Cipro hanno ancora lo stesso valore che hanno negli altri paesi".
Vogliono ancora concludere, tuttavia, che ci sono due euro. In un mercato per depositi in euro, dicono, un euro in un conto bancario cipriota ora "molto probabilmente non si scambierebbe alla pari con quello degli altri Stati membri". Dal momento che tale mercato, ovviamente, non esiste ora, questa affermazione non può essere verificata. Rimane un punto teorico.
Divergenze future
È possibile che più a lungo dureranno i controlli sui capitali, più è probabile che ci sarà qualche divergenza. Il governo propone attualmente che i controlli saranno riesaminati dopo sette giorni. Abbiamo il sospetto che tra una settimana, i controlli sui capitali in alcune banche potranno essere revocati, anche se le sfide logistiche e amministrative sia alla Banca di Cipro che alla Laiki Bank potrebbero far sì che i controlli sui capitali persisteranno più a lungo.
Con l’introduzione di limiti mensili e trimestrali, per gli studenti che studiano all’estero, per esempio, o per i trasferimenti di denaro per le persone che viaggiano fuori dal paese, si presta in modo chiaro l’idea che tutti i controlli di capitale non saranno revocati tra una settimana, e neanche tra due settimane.
Tuttavia, il nostro punto rimane valido, ossia che la questione di un euro o due euro non è una questione teorica bensì una questione pratica. E che, per ora, c’è solo un euro.
| Traduzione italiana a cura di Erika Di Dio. Fonte: Ecomonitor |
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