La pressione sull’attività manifatturiera e dei servizi nella zona euro si è allentata più del previsto nel mese di giugno, secondo un sondaggio che però ha mostrato che una "scivolata" nei nuovi ordini ha offerto agli investitori una piccola rassicurazione che il terzo trimestre vedrà un ritorno alla crescita.
Situazione attuale
L’indice PMI Markit della zona euro è salito a 48,9 a giugno dal 47,7 di maggio, il più alto dal marzo 2012, battendo le previsioni degli analisti.
"Questo completa il quadro di un altro trimestre deludente per l’economia della zona euro. Ci aspettiamo che il PIL, se in linea con questi numeri, si contrarrà dello 0,2 per cento, che è simile a quello che abbiamo visto nel primo trimestre", ha detto Rob Dobson, capo economista di Markit.
Non solo brutte notizie
"Ma ci sono alcuni segnali rassicuranti. Abbiamo visto che i tassi di contrazione (nelle indagini PMI) su base mensile si sono allentati nel secondo trimestre, il che punta ad una maggiore stabilità per il Q3 (terzo trimestre), e forse anche una leggera crescita nel 4 ° trimestre, quindi non sono tutte brutte notizie", ha detto Dobson.
Buone notizie anche dalla Germania e la Francia; la Germania ha mostrato segnali di crescita e il tasso di contrazione si è allentato in Francia e nella periferia.
"Recentemente, erano emersi dubbi sulla forza dell’economia tedesca e le aspettative per quest’anno erano state riviste al ribasso. Forse troppo presto. L’indice PMI di oggi mostra che l’economia tedesca ha ripreso di nuovo forza nel secondo trimestre", ha detto Carsten Brzeski, economista senior presso ING.
| Traduzione italiana a cura di Erika Di Dio. Fonte: CNBC |
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