La Bce ha comunicato che le 33 banche hanno rimborsato 19,9 miliardi di euro dei finanziamenti delle Ltro del 2011. Oggi alle 15 atteso il discorso di Draghi
L’impatto della prima asta di Tltro sull’Eurozona è stato piuttosto timido. Lo scorso giovedì 255 banche europee avevano la possibilità di chiedere prestiti a tassi agevolati allo 0,15% per circa 400 miliardi. Le stime però, avevano anticipato che la domanda si sarebbe fermata a circa 120 miliardi, in vista della seconda asta dell’11 dicembre quando le richieste sarebbero state più ingenti. Ma la realtà è stata peggiore delle aspettative: nella prima asta Tltro soltanto 33 banche hanno chiesto credito alla Bce per una cifra che si è fermata a 82,6 miliardi di euro.
Soltanto 82 miliardi
La timida richiesta di prestiti da parte delle banche, già in parte annunciata alla vigilia dell’asta Tltro, può avere alcune spiegazioni. In primis l’asta dell’11 dicembre quando le banche avranno accesso a finanziamenti meno cari di 10 punti base. Le due aste Tltro hanno un tetto massimo di 400 miliardi di euro e per la seconda si prevede una maggior partecipazione da parte delle banche.
Inoltre a dicembre le banche avranno anche un’idea più chiara delle loro necessità di finanziamento e della loro strategia sui prestiti all’economia reale in quanto conosceranno i risultati dell’Asset quality review e degli stress test. Secondo gli analisti quindi è meglio sospendere il giudizio sull’efficacia delle aste Tltro fino a dicembre quando la Bce metterà a disposizione delle banche i restanti 317,4 miliardi.
Boom di rimborsi
All’indomani della prima asta Tltro, la Bce ha comunicato che le 33 banche hanno rimborsato alla Banca Centrale un totale di 19,9 miliardi di euro di finanziamento triennali Ltro in scadenza tra dicembre e febbraio.
Tale cifra, più alta del previsto, fa pensare ciò che gli analisti avevano previsto prima dell'asta, ovvero che le banche avrebbero sostituito i finanziamenti triennali Ltro con la nuova liquidità fornita dall’asta Tltro di giovedì scorso. Per il momento la Bce preferisce aspettare la prossima asta dell’11 dicembre e l’avvio del programma di acquisizioni di titoli cartolarizzati e covered bond, ma crescono tra gli osservatori le aspettative su un possibile Quantitative easing. Alla vigilia dell’asta Tltro gli analisti infatti, aveva annunciato che una debole domanda di prestiti avrebbe aperto la strada al QE, ovvero un massiccio piano di acquisti di asset privati e soprattutto di titoli di Stato dei Paesi di Eurolandia.
Nessun annuncio in questo senso è comunque atteso prima dell’esito dell’asta di dicembre che potrebbe ancora cambiare le carte di tavola. Oggi alle 15 è previsto un discorso di Draghi chiamato a rispondere su quanto accaduto alla commissione affari monetari del Parlamento europeo.
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