Prosegue il ribasso del cambio Euro-Dollaro anche se oggi è possibile che ci sia una piccola pausa di consolidamento. Focus su ADP negli States e IPP dell’Eurozona.
L’Euro-Dollaro anche ieri ha proseguito la corsa a ribasso che continua anche nella seduta odierna. Il cross, negli scambi pre-apertura delle Borse europee continua la discesa trattando a 1,0854$ pari ad una variazione del -0,12%. I dati sorprendenti sul PMI manifatturiero statunitense, risultati ben oltre le attese, hanno spinto gli acquisti sul Dollaro americano mentre l’Euro, sempre più in odore di svalutazione grazie alle prossime mosse di politica monetaria della BCE, continua a perdere quota.
Oggi non sarà una giornata ricca di market mover anche se, tuttavia, qualche dato rilevante è previsto in uscita. Il focus degli operatori è infatti proiettato alla giornata di domani, quando verranno resi noti i dati sul PMI non-manifatturiero di Eurozona e Stati Uniti.
Euro-Dollaro: prosegue il ribasso dopo PMI manifatturiero USA oltre le attese
L’Euro-Dollaro non accenna ad arrestare la discesa iniziata ormai diversi giorni fa. Il cross, anche nella giornata di ieri, ha proseguito la fase di ribasso che, al momento, prosegue anche oggi.
Il cambio ormai sta stabilmente contrattando sotto quota 1,09$ dopo che i dati americani hanno ridato fiducia al Dollaro e di conseguenza alle aspettative su un nuovo rialzo dei tassi da parte della Fed entro il 2016.
Nella giornata di ieri i dati sul PMI manifatturiero statunitense hanno mostrato un’accelerata nello scorso mese, dando così l’impressione che il settore non sia in fase recessiva.
Viceversa, sul fronte dell’Eurozona i PMI di membri importanti dell’UE hanno mostrato una contrazione nel mese di febbraio anche se il PMI dell’intera area Euro si è mostrato leggermente al di sopra delle attese.
Euro-Dollaro: attesa per le decisioni di Fed e BCE
L’Euro continua a correre verso il basso, visto che ormai si avvicina la data della riunione della BCE. Il 10 marzo il board dell’istituto centrale europeo si riunirà per decidere se mettere in campo nuove manovre di politica monetaria, cosa che al momento sembra probabile e che sta quindi spingendo in basso il valore della moneta unica.
Sul fronte statunitentse invece, il PIL trimestrale preliminare oltre le attese e il PMI manifatturiero in recupero lasciano presagire ad un nuovo rialzo dei tassi da parte della Federal Reserve entro il 2016, spingendo così gli acquisti sul Dollaro.
Euro-Dollaro: i market mover di oggi, mercoledì 2 marzo
Oggi non sarà una giornata ricca di market mover come successo nei primi due giorni della settimana. Per la seduta odierna sono previsti in uscita pochi dati sia per l’Eurozona che per gli States. Per quel che riguarda l’Eurozona, per oggi è attesa la pubblicazione dell’indice dei prezzi della produzione (sia su base annuale che mensile) alle ore 11:00.
Invece, dagli States arriveranno alcuni dati nel pomeriggio. Alle 14:15 usciranno i dati sulla variazione dell’occupazione non agricola (ADP) che in genere è un buon indicatore dei Non-farm payrolls (NFP) in uscita venerdì, e alle 16:30 uscirà il dato sulle scorte di petrolio greggio. Alle ore 20:00 verrà invece pubblicato il Beige Book che è il report di analisi sulle condizioni economiche dei 12 distretti americani, il quale viene pubblicato 2 settimane prima delle riunioni del FOMC.
Euro-Dollaro: analisi tecnica di breve periodo
In attesa dei market mover di oggi il cambio si muove ancora a ribasso segnando un -0,12% a quota 1,0854$. Il cambio in questi giorni non ha praticamente mai arrestato la volata a ribasso, aiutato dai dati americani e dall’aspettativa di un nuovo stimolo monetario da parte della BCE.
La configurazione grafica del cambio Euro-Dollaro permane rialzista nel breve periodo. La media mobile a 21 periodi continua a muoversi al di sopra di quella a 200 periodi, suggerendo così spunti rialzisti nel breve.
Gli indicatori tecnici continuano a mostrarsi deboli. Il MFI è in piena area di ipervenduto mentre il RSI si muove poco al di sopra di essa. Entrambi gli indicatori non sembra che stiano variando di direzione, lasciando così suggerire il proseguimento della fase ribassista.
L’ADX anche continua a segnare una fase negativa anche se con meno intensità. L’obiettivo del cross sembra essere ormai quello posto dal supporto di colore giallo in area 1,08$ e non sembra che al momento ci siano particolari ostacoli per andare a testarlo.
Visto che oggi non sono previsti rilevanti market mover (a parte gli ADP statunitensi) è possibile che il cambio si prenda una pausa di consolidamento in attesa della giornata di domani, quando verranno resi noti i dati sui PMI non-manifatturieri di Eurozona e USA.
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