L’Euro-Dollaro prosegue i rialzi dopo le parole di ieri di Janet Yellen. Oggi il focus sarà su alcuni dati europei e gli ADP USA. Probabilità di un rialzo tassi ad aprile al 5%.
Effetto Yellen sul cambio Euro-Dollaro che continua a scambiare in positivo dopo il discorso di ieri all’Economic Club del presidente della Federal Reserve. Il tono da colomba utilizzato dalla Yellen ha spinto in netto rialzo il cambio che al momento scambia al di sopra del livello di 1,13$ con una variazione percentuale del +0,06%.
Oltre alle dichiarazioni del massimo dirigente della Fed, quest’oggi verranno pubblicati alcuni market mover di rilievo per lo più riguardanti l’Eurozona. Inoltre, oggi è prevista la pubblicazione della variazione dell’occupazione non agricola ADP negli States che darà un suggerimento sui non-farm payrolls in uscita questo venerdì.
Euro-Dollaro: Yellen in contrasto con gli altri membri della Fed?
Prosegue l’effetto “dovish” sul Dollaro americano provocato dalle dichiarazioni di ieri del presidente della Federal Reserve, Janet Yellen, all’Economic Club di New York.
Il massimo dirigente dell’istituto centrale statunitense ha rilasciato commenti piuttosto “soft” dal punto di vista delle previsioni sull’inflazione e la crescita USA, cosa abbastanza inaspettata dal mercato.
Infatti, negli ultimi giorni, 5 membri del FOMC avevano rilasciato dichiarazioni con toni più da “falco”, ultimo in ordine di tempo il presidente della Fed di St.Louis, James Bullard, il quale aveva dichiarato che un rialzo dei tassi potrebbe non essere poi così lontano.
Sembra quindi che non ci sia unione di intenti tra il presidente della banca centrale USA e i membri del board vista la discrepanza nelle dichiarazioni rilasciate che potrebbe creare confusione.
Nel frattempo, dall’analisi del trading sui Fed Fund Rates emerge che le probabilità di un rialzo dei tassi ad aprile è pari al 5%.
Euro-Dollaro: i market mover di oggi, mercoledì 30 marzo
Tralasciando quanto successo ieri sul cambio Euro-Dollaro (di cui si può leggere un approfondimento qui), la seduta odierna sarà caratterizzata dall’uscita di alcuni market mover di rilievo sia per l’Eurozona che per gli Stati Uniti.
Per quel che riguarda l’Europa, per la sessione di oggi sono previsti in uscita i seguenti dati macro:
- Fiducia dei consumatori (marzo) ore 11:00;
- Aspettative di inflazione dei consumatori (marzo) ore 11:00;
- Sentiment del settore dei servizi e industriale (marzo) ore 11:00;
- Inflazione preliminare della Germania (marzo) ore 14:00.
Invece, negli USA verranno resi noti i seguenti dati macroeconomici:
- Variazione dell’occupazione non agricola ADP (marzo) ore 14:15;
- Scorte di petrolio greggio ore 16:30;
- Inventario di Cushing (Oklahoma) delle giacenze di greggio ore 16:30.
Infine, questa sera alle ore 19:00, il presidente della Fed di Chicago, Charles Evans, terrà un discorso dal quale è probabile che emergeranno delle indicazioni di politica monetaria, da monitorare se in linea con quanto affermato ieri dalla Yellen o meno.
Euro-Dollaro: analisi tecnica di breve periodo
La connotazione grafica dell’Euro-Dollaro è sempre più rialzista visto che le medie mobili sono tutte incrociate positivamente. Ieri infatti, anche la media mobile a 60 periodi è passata al di sopra di quella a 200, suggerendo così una fase positiva nel breve-medio termine.
La rottura del livello di 1,1253$, delineato dalla linea di colore giallo, dovrebbe spingere il cross verso la prossima resistenza vista in colore blu a quota 1,1341$.
Si utilizza il condizionale poiché gli indicatori tecnici non sembrano indicare un ulteriore allungo visto che il MFI rimane debole intorno alla zona di ipervenduto mentre l’ATR segnala una fase di bassa volatilità, il che lascia pensare ad una pausa nella corsa a rialzo.
Il RSI si muove invece lateralmente al di sotto della zona di ipercomprato, il che lascia pensare al proseguimento della fase attuale.
Nel complesso bisognerebbe attendere i dati macro di oggi per capire in che direzione intende muoversi il cambio, data la connotazione di breve piuttosto incerta. Tuttavia, l’obiettivo per il momento rimane la resistenza a quota 1,1341$.
© RIPRODUZIONE RISERVATA