Ethereum, arriva l’upgrade London: cosa significa per gli investitori

Pierandrea Ferrari

5 Agosto 2021 - 12:35

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Nuovo aggiornamento per la blockchain nativa di Ethereum: ecco cosa si devono attendere gli investitori.

Ethereum, arriva l’upgrade London: cosa significa per gli investitori

Ethereum si rifà il look con il nuovo aggiornamento London, che stando a quanto si legge sul sito ufficiale del gestore della blockchain e del token «introdurrà l’EIP-1559 (Ethereum Improvement Proposal, ndr) che riforma il mercato delle fee di transazione, insieme a modifiche al modo in cui vengono gestiti i rimborsi del gas e al programma dell’Ice Age».

In breve, se oggi gli utenti devono avanzare un’offerta per far sì che una transazione venga raccolta da un miner, dopo l’upgrade sarà un sistema automatizzato a fissare una fee di base che cambierà a seconda del grado di congestionamento del network. Ma tutto questo cosa significa per chi investe in Ethereum?

Ethereum, arriva l’upgrade London: cosa significa per gli investitori

Secondo quanto previsto dall’aggiornamento, parte di ogni fee verrà bruciata o rimossa dalla circolazione, il che finirà per ridurre l’offerta di Ethereum e potenzialmente gonfiarne la quotazione. Insomma, l’hard fork London potrebbe passare alla storia come uno dei passaggi più significativi nell’evoluzione della blockchain di Buterin, ma gli analisti concordano sul fatto che le attese siano eccessivamente alte, almeno in termini di impatto nel breve termine.

Se infatti l’aggiornamento «è un ’ottima cosa per gli utenti di Ethereum e rende il protocollo meno intimidatorio», come sottolineato dal co-autore di EIP-1559 Eric Conner, e nonostante sia pacifico asserire che l’upgrade finirà per rafforzare l’intero ecosistema Ethereum, appare improbabile che il token possa diventare di default, e a stretto giro, un asset deflazionistico in grado di schermare il portafoglio degli investitori dalla crescita dei prezzi.

Effetti nel lungo termine con l’ultimo aggiornamento

La questione cambia, e di molto, se spostiamo l’attenzione su un orizzonte temporale più ampio. L’obiettivo di Connor e di chi ha contributo a sviluppare l’aggiornamento, del resto, è effettivamente quello di attribuire delle proprietà deflazionistiche ad Ethereum, riducendo l’offerta. Un processo lungo ma potenzialmente «molto benefico» per gli investitori, soprattutto «con il gran parlare di inflazione negli Stati Uniti», ha aggiunto Connor.

Senza contare che il restyling introdotto da London andrà a combinarsi, tra la fine dell’anno e i primi mesi 2022, con l’attesissimo upgrade Ethereum 2.0, che sancirà il passaggio del network da un meccanismo proof of work ad uno proof of stake, incrementando sicurezza e scalabilità.

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