A pochi giorni dal varo della sesta salvaguardia prevista per i cosiddetti esodati, l’Inps fa sapere che con l’ultima tranche, prevista nel gennaio del 2015, il problema è definitivamente risolto. Un’affermazione in aperto contrasto con quanto comunicato dallo stesso Istituto poche settimane fa, nel corso di un’interrogazione parlamentare: 49 mila soggetti ancora da tutelare, e che adesso temono di essere abbandonati.
Esodati, tutto risolto? A sentire l’Inps sembrerebbe proprio di sì: sono stati tutti salvaguardati, rimangono solo pochi casi specifici. Al di là delle legittime aspettative di quei “pochi casi specifici”, non semplici numeri ma persone rimaste senza lavoro e senza pensione, la sicumera dell’Istituto previdenziale italiano lascia adito a molti dubbi. Eppure, la notizia è stata lanciata dopo l’incontro in commissione Lavoro al Senato, con la partecipazione del commissario Tiziano Treu e del direttore generale Mauro Nori.
Fine del problema degli esodati?
Secondo l’Inps, infatti, attraverso le sei salvaguardie disposte fino ad oggi – l’ultima è stata varata pochi giorni fa e scadrà a gennaio del 2015 – si è posto definitivamente rimedio all’errore perpetrato attraverso la riforma previdenziale targata Elsa Fornero. Il movimento ufficiale degli esodati non ha esitato a contestare duramente tale affermazione, ma il timore adesso è che il Governo non disponga nuovi meccanismi di tutela, visto che è lo stesso Istituto nazionale di previdenza sociale a dichiarare che non ce n’è più bisogno.
I numeri non quadrano
Eppure, qualcosa che non torna potrebbe esserci. Il movimento ha ricordato che, appena poche settimane fa, l’argomento esodati era stato al centro di un’interrogazione parlamentare presentata dall’onorevole Maria Luisa Gnecchi (del Partito democratico). La risposta, fornita direttamente dall’Inps, era ben lontana dall’ottimismo di questi giorni: parlava chiaramente di altri 49 mila soggetti da salvaguardare, da qui al 2018. Un numero forse addirittura per difetto, se si considera che la stima si basava solo sulle tipologie di lavoratori previste nelle 6 salvaguardie finora varate.
Si chiede l’intervento di Poletti
Davanti al solito balletto delle cifre, gli interessati non solo contestano l’idea che si sia giunti a una soluzione definitiva del problema degli esodati, ma tirano in ballo direttamente il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, affinché si possa giungere a un reale accertamento del numero di soggetti ancora privi di qualsiasi forma di tutela.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Argomenti