Esodati: gli esclusi denunciano la Fornero. L’accusa? Mobbing

Vittoria Patanè

19 Giugno 2013 - 10:00

Esodati: gli esclusi denunciano la Fornero. L’accusa? Mobbing

Gli esodati non si arrendono e passano al contrattacco. Da mesi e mesi aspettano una risposta che non arriva, solo 11mila di loro ad oggi hanno ottenuto la pensione. Gli esclusi hanno deciso di reagire presentando regolare denuncia, con relativa richiesta di risarcimento danni, per mobbing sociale contro l’ex Ministro del Lavoro Elsa Fornero.

Un’azione più simbolica che altro che mira a far tornare in primo piano la vicenda di centinaia di migliaia di italiani che dopo mesi e mesi di attesa e porte chiuse in faccia, non sanno ancora quale sarà il loro destino.

La denuncia

Prima hanno chiesto alla Corte Costituzionale di dichiarare illegittima la riforma, poi si sono spinti oltre.
Il 13 giugno scorso infatti è stata notificata al Ministero del Lavoro una richiesta di risarcimento per danni morali e patologici, richiesta motivata da:

"la disastrosa e dilettantesca gestione normativa e mass-mediatica della cosiddetta Riforma Fornero delle pensioni"

Si legge nel comunicato stampa diramato in seguito.

Sarebbero in tutto 191 gli esodati (più 73 sostenitori), che supportati da alcuni comitati come Contributori Volontari, Esodati, Mobilitati, Quindicenni ed Esuberati hanno deciso di portare in tribunale l’ex Ministro, rea, sostengono nella nota, di aver stravolto la vita di migliaia di cittadini:

“la Riforma Fornero delle pensioni, è ormai di pubblico dominio, era finalizzata a fare cassa immediata e ha finito per stravolgere la vita di centinaia di migliaia di persone. Si tratta di un procedimento giudiziale prima di tutto di natura dichiaratamente etico-morale”

Quello che chiedono è un risarcimento simbolico di 10.000 euro ciascuno da devolvere successivamente ad un’associazione senza fini di lucro creatasi per aiutare le famiglie indigenti che si trovano nella loro stessa situazione a causa della Riforma. Non vogliono soldi, vogliono solo sapere quale sarà il loro futuro.

Sotto accusa non solo la riforma, ma anche il comportamento tenuto in seguito da un Governo che non ha saputo dare risposte:

"il continuo allarme sociale e psicologico causato nei soggetti interessati dai provvedimenti in esame, mediante uno stillicidio di dichiarazioni e controdichiarazioni formali, ordini e contrordini, una vera e propria sequela di docce gelate ininterrotta durata mesi e mesi e fatta di promesse (poi mancate) che, nel loro insieme, hanno letteralmente demolito la tenuta nervosa degli attori".

I numeri

Sono 314.576 gli esodati, cioè quei cittadini che dopo la riforma Fornero si sono improvvisamente ritrovati senza lavoro e senza pensione, in una sorta di limbo senza fine.

Per cercare di salvare la situazione sono stati emanati 3 diversi decreti: il primo rivolto a 65mila persone, il secondo a 55mila, il terzo a 10mila. 130 mila in tutto, ma di questi, secondo i dati diramati dall’INPS, solo 11mila sono riuscite ad andare in pensione con la vecchia legge. 11mila su 130mila, l’8,7%.

Insomma il caso esodati continua. Adesso “la palla” passa al Governo Letta, sperando, che prima o poi si riesca a mettere la parola fine su questa incresciosa situazione.

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