Elezioni di Roma 2016: nessuno vuole vincere?

Simone Micocci

29 Febbraio 2016 - 16:50

Elezioni di Roma 2016: tutte le forze politiche non sembrano puntare su candidati forti. Per quale motivo? E se nessuno volesse veramente vincere?

Elezioni di Roma 2016: nessuno vuole vincere?

Elezioni 2016: è possibile che nessuna forza politica voglia vincere a Roma?

In queste ore le varie forze politiche stanno cercando il proprio candidato sindaco per le elezioni di Roma 2016. Il centrodestra è nel caos, in quanto oltre a Salvini anche i cittadini romani non sembrano convinti dal nome di Guido Bertolaso. Il PD invece si rivolgerà ancora una volta alle consultazioni primarie, in cui Giachetti è favorito. Anche questo però non sembra essere un nome che entusiasma i cittadini romani, reduci dalle deludenti amministrazioni di Alemanno prima e Marino poi.

Il M5S invece propone il nome di Virginia Raggi, 37enne avvocatessa romana eletta con 1.764 voti durante le consultazioni online.

Nelle ultime ore però si sta diffondendo una linea interessante riguardo al comportamento delle principali forze politiche per le elezioni di Roma 2016. Nessuno infatti ha proposto candidati forti, segno che probabilmente, la poltrona di Roma non è così ambita come sembra.

A tal proposito, nei giorni scorsi la senatrice del M5S ha posto dei seri dubbi sul comportamento di PD e centrodestra, dichiarando:

“Questi stanno mettendo in campo dei nomi perché non voglio vincere Roma, si sono già fatti i loro conti. Al governo rimane Renzi, alla Regione Zingaretti che stiamo vedendo come sta operando, a livello economico Roma dipende da stanziamenti regionali e stanziamenti statali, ora vogliono metterci il Cinque Stelle, per togliergli i fondi e fargli fare brutta figura”.

Ma sarà veramente così? E il M5S ne uscirà rafforzato da questa situazione o anche loro non puntano veramente alla vittoria delle elezioni di Roma 2016? Proviamo a fare chiarezza sulla questione.

Elezioni di Roma 2016, e se nessuno volesse vincere?

Quella come sindaco di Roma è sempre stata una delle cariche politiche più ambite, ma anche una delle più difficili da portare a termine. Ne sono la testimonianza le ultime fallimentari amministrazioni di Alemanno e Marino, che sono costate a centrodestra e centrosinistra una buona fetta di credibilità politica.

Ed è per questo motivo che in un periodo di alta instabilità politica, in cui le varie forze stanno cercando di rafforzare il proprio elettorato in vista delle elezioni politiche del 2018, la poltrona di Roma potrebbe rivelarsi un’arma a doppio taglio.

Infatti, nel caso in cui il nuovo sindaco di Roma riuscisse a risolvere una buona parte dei problemi che affliggono la Capitale allora il partito di riferimento ne potrebbe beneficiare. Ma in caso contrario, ad esempio con un nuovo fallimento del PD, l’elettorato potrebbe perdere la fiducia nei confronti del partito di Renzi, puntando su altri candidati alle prossime governative.

Quindi ,almeno secondo alcuni esponenti del M5S, centrodestra e PD starebbero puntando su candidati meno forti così da favorire la candidata pentastellata.

Tuttavia, è possibile che nemmeno il M5S punti con decisione alla poltrona di Roma. Infatti, subito dopo la caduta di Marino in rete erano tantissimi coloro che volevano la candidatura di Alessandro Di Battista. E probabilmente, visti gli insuccessi di Alemanno e Marino, non sarebbe stato neppure troppo difficile per uno con circa 900 mila follower su Facebook raggiungere la vittoria.

Eppure Di Battista non si è candidato, mandando avanti Virgina Raggi, che tra l’altro sembra essere una delle sue favorite. Di Battista avrebbe rinunciato a concorrere a Roma poiché tra tutti i membri del M5S è quello che ha più da perdere. Infatti, l’immagine del deputato grillino potrebbe essere penalizzata da una mancata vittoria a Roma, e ancora di più se la propria amministrazione dovesse fallire come quelle precedenti.

Di Battista ha rinunciato ad una carica quasi certa e verrà sostituito dall’avvocatessa che non ha fatto un debutto felice davanti alle telecamere. Questa, infatti, durante la sua prima conferenza stampa in qualità di candidata a sindaco di Roma ha rilasciato delle dichiarazioni abbastanza sconcertanti, come quando ha affermato che “Il consenso elettorale non ci interessa”. A queste si aggiunge la polemica per l’omissione riguardo a un precedente tirocinio nello studio di Previti, con il Fatto Quotidiano che ha persino richiesto il ritiro della candidatura della Raggi.

Il M5S quindi non è partito con il piede giusto a Roma, così come il centrodestra. Infatti, lo scontro tra Salvini, Berlusconi e Meloni sul nome di Rita Dalla Chiesa prima e di Bertolaso poi non sembra giovare all’immagine del centrodestra. E se queste fossero delle mosse politiche ben congegnate per non vincere a Roma?

Elezioni di Roma 2016: nessuno vuole vincere? Di Battista smentisce

Di Battista però è intervenuto per smentire le varie ipotesi per cui le forze politiche avrebbero rinunciato a priori al raggiungimento di una vittoria a Roma 2016. Questo, infatti, in un’intervista rilasciata a SkyTG 24 ha affermato:

“Noi vogliamo vincere e credo voglia vincere anche il PD, perché sa che se analizziamo i bilanci di quando hanno governato loro escono cose peggiori. Noi vogliamo vincere, siamo dell’idea che avremo tutti contro, palazzinari, lobbisti del cemento e della mondezza. Sappiamo che un modo per dare una spallata a Renzi può essere solo vincere a Roma, e non è facile, e poi amministrarla bene.”

Ed è proprio “sull’amministrarla bene” che il nuovo sindaco troverà le maggiori difficoltà. I romani, però, sperano che questa volta, chiunque venga eletto, riesca a farlo con convinzione e con successo.

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