Usa 2020, come funziona la legge elettorale? Il sistema di voto delle elezioni presidenziali

Alessandro Cipolla

3 Novembre 2020 - 16:15

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Elezioni Usa 2020: la legge elettorale della sfida tra Donald Trump e Joe Biden e come funziona il sistema dei Grandi Elettori.

Usa 2020, come funziona la legge elettorale? Il sistema di voto delle elezioni presidenziali

Attesa finita per le elezioni presidenziali Usa 2020, con le urne che si sono aperte per la sfida tra il presidente uscente Donald Trump e Joe Biden, il candidato uscito vincitore dalle primarie dei Democratici.

Un appuntamento questo del voto negli Stati Uniti che, come sempre, + capace di catalizzare tutte le attenzioni mondiali visti i riflessi geopolitici, economici e anche sociali, legati a chi sarà il prossimo inquilino della Casa Bianca.

Ad eleggere il prossimo presidente degli Stati Uniti, però, non saranno i cittadini bensì i cosiddetti Grandi Elettori. Per capire meglio come funzionano queste elezioni presidenziali dobbiamo fare chiarezza sul sistema elettorale degli Stati Uniti, che ha una struttura molto complessa dovuta in parte dalla forma federale del Paese.

Da qui il paradosso che la legge elettorale degli Stati Uniti non garantisce al candidato che su scala nazionale ha ottenuto la maggioranza di voti di essere eletto alla Casa Bianca.

Ad esempio, nel 2000 Al Gore ottenne mezzo milione in più di voti rispetto a George W. Bush, ma non riuscì a conquistare la maggioranza di Grandi Elettori per essere eletto presidente, con la stessa cosa che si è ripetuta nel 2016 per la vittoria di Donald Trump contro Hillary Clinton.

Usa 2020: la legge elettorale

In queste elezioni presidenziali, possono votare per eleggere il nuovo Presidente USA tutti i cittadini americani che hanno compiuto 18 anni e sono iscritti alle liste elettorali.

Tuttavia quello americano è un sistema elettorale indiretto, visto che i cittadini alle urne non eleggono il Presidente, bensì i 538 Grandi Elettori riuniti a Washington.

Per ogni Stato vengono eletti un numero di Grandi Elettori pari alla somma dei deputati e dei senatori che rappresentano quello Stato nel Congresso. Per questo motivo gli Stati più popolosi, California o Texas, avranno un peso maggiore nella scelta del nuovo Presidente degli Stati Uniti, in quanto hanno un numero più alto di Grandi Elettori.

Per ogni Stato vige il sistema maggioritario secco; quindi il candidato che otterrà la maggioranza dei voti si aggiudicherà tutti i grandi elettori di uno Stato, anche se la percentuale di scarto dei voti è minima (è sufficiente un solo voto in più).

Insomma, vale la regola del “winnertakes all”, ovvero del “chi vince prende tutto”. L’unica eccezione è rappresentata dal Maine e del Nebraska, suddivisi in collegi elettorali con sistema proporzionale.

Di conseguenza il nuovo Presidente degli Stati Uniti sarà colui che riuscirà a far eleggere almeno 270 Grandi Elettori. È per questo motivo che nel 2016 Donald Trump è stato eletto presidente degli Stati Uniti nonostante abbia ottenuto quasi tre milioni di voti in meno rispetto a Hillary Clinton. I voti del tycoon, infatti, erano distribuiti in maniera più omogenea nei vari Stati riuscendo così a ottenere un numero più alto di Grandi Elettori rispetto alla ex first lady.

Qualora nessun candidato riuscisse a raggiungere il quorum necessario per essere eletto, sarà la Camera dei Rappresentanti a prendere una decisione, scegliendo tra i primi tre candidati che hanno raggiunto il maggior numero di voti.

I Grandi Elettori scelti dai cittadini si riuniranno il lunedì successivo al secondo mercoledì di dicembre. In questa occasione ci sarà il voto formale dei delegati scelti con voto popolare che decreteranno ufficialmente il 46° Presidente degli Stati Uniti.

Il numero dei grandi elettori per Stato

Come abbiamo appena visto gli Stati più popolosi sono rappresentati da un numero più alto di Grandi Elettori. Per Trump e Biden, quindi, sarà molto importante vincere il California (55), Texas (38) e New York (29). Anche Ohio (18), Pennsylvania (20), e Florida (29) sono degli Stati che avranno un ruolo determinante nell’elezione del Presidente.

Storicamente i Democratici sono forti negli Stati che si trovano sulle fasce costiere, mentre l’area Repubblicana presidia il profondo Sud e i petro-Stati, dove domina il business delle energie fossili.

Ecco invece il numero di Grandi Elettori Stato per Stato:

  • California (55)
  • Texas (38),
  • Florida (29)
  • New York (29)
  • Illinois (20)
  • Pennsylvania (20)
  • Ohio (18)
  • Georgia (16)
  • Michigan (16)
  • North Carolina (15)
  • New Jersey (14)
  • Virginia (13)
  • Washington (12)
  • Arizona (11)
  • Indiana (11)
  • Massachusetts (11)
  • Tennessee (11)
  • Maryland (10)
  • Minnesota (10)
  • Missouri (10)
  • Wisconsin (10)
  • Alabama (9)
  • Colorado (9)
  • South Carolina (9)
  • Kentucky (8)
  • Louisiana (8)
  • Connecticut (7)
  • Oklahoma (7)
  • Oregon (7)
  • Arkansas (6)
  • Iowa (6)
  • Kansas (6)
  • Mississippi (6)
  • Nevada (6)
  • Utah (6)
  • Nebraska (5)
  • New Mexico (5)
  • West Virginia (5)
  • Hawaii (4)
  • Idaho (4)
  • Maine (4)
  • New Hampshire (4)
  • Rhode Island (4)
  • Alaska (3)
  • Delaware (3)
  • District of Columbia (3)
  • Montana (3)
  • North Dakota (3)

Stando agli ultimi sondaggi, al momento Joe Biden verrebbe accreditato di 278 delegati sicuri e, se così fosse, avrebbe la forza di essere nominato prossimo Presidente a prescindere da come andrà a finire negli Stati in bilico come la Florida e l’Ohio.

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