In vista delle elezioni presidenziali statunitensi 2016 ha preso il via la convention del partito democratico. Ecco cosa è successo.
In vista delle elezioni USA 2016, è iniziata ieri la convention nazionale democratica in cui la candidata Hillary Clinton verrà ufficialmente incoronata come papabile nuovo presidente degli Stati Uniti.
La manifestazione ha seguito quella del repubblicano Donald Trump, evento al centro di molte polemiche visto il presunto plagio del discorso di sua moglie Melania.
Queste elezioni USA 2016 si preannunciano bollenti già da un po’. Le 58° elezioni presidenziali quadriennali nella storia degli Stati Uniti si terranno l’8 novembre 2016 e hanno visto visto il clima di profonda incertezza degli elettori, poco convinti dalla Clinton e spaventati dal ciclone del magnate americano.
Ma vediamo cosa è successo ieri a Philadelphia, tra ospiti illustri e scontri.
Elezioni USA 2016: i pro-Sanders fischiano e boicottano l’evento
Durante la convention democratica, i sostenitori del senatore Bernie Sanders hanno iniziato con i fischi e proteste dopo l’endorsement del loro candidato alla Clinton, avvenuto qualche settimana fa.
Come il senatore del Vermont è salito sul palco e li ha invitati a votare per Hillary Clinton, le polemiche hanno lasciato spazio a lacrime amare quando ha detto che:
“Hillary deve diventare il prossimo presidente degli Stati Uniti”.
Giunto al termine del suo discorso, l’anziano socialista è riuscito a zittire i suoi sostenitori più radicali e riottosi. Un successo tutt’altro che scontato dato l’inizio di giornata non proprio positivo.
Il dissenso non si è placato mai. Il disprezzo per l’evento è stato incarnato dai manifestanti pro-Sanders nelle strade e all’interno della sala, che con urla e "buu" hanno interrotto la preghiera di apertura con un loro canto e continuato tutta la sera a polemizzare tranne in rare occasioni.
La grande domanda della serata: può Hillary Clinton unire tutti i democratici?
Elezioni USA 2016: il discorso di Michelle Obama mette tutti a tacere
Ci sono stati momenti di esaltazione, che hanno rinvigorito l’evento e fatto sussultare il grande palazzo dello sport Wells Fargo.
Il discorso sentito e fortemente etico della first lady Michelle Obama ha indicato un futuro diverso per il partito democratico, parlando di genitori e figli, dell’importante lascito alla popolazione femminile della candidatura Clinton, schierandosi contro l’aggressiva politica di Trump.
Michella lascia Philadelphia con nuova energia e qualcosa di simile alla coesione in finale.
Elezioni USA 2016: contro Trump sinistra radicale e slogan
Un altro discorso importante è venuto dal senatore Cory Booker, il cui ritornello ottimista "L’America salirà" ha steso la folla ai suoi piedi.
Elizabeth Warren ha dato un altro scossone alla convention con un’orazione degna di nota. La donna, da sempre simbolo della sinistra radicale e liberale, è popolare e credibile quanto Sanders presso il popolo americano anche se ha sempre sostenuto Hillary Clinton. Con la frase:
"Quando ci dividiamo fra noi, i ricchi come Trump ci fregano di nuovo".
Ha dato la battuta d’arresto ai polemici oppositori della convention.
Elezioni USA 2016: lo scandalo delle e-mail e la grande assente
Lo scandalo più grosso è arrivato a poche ore dalla convention vista l’assenza del presidente partito democratico, Debbie Wasserman Schultz, dimessa Domenica dopo una fuga di e-mail che evidenzierebbero un certo favoritismo verso la Clinton alle primarie.
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