Elezioni Roma 2016, M5S: annullata la candidatura di Virginia Raggi?

Simone Micocci

11 Aprile 2016 - 12:34

Elezioni di Roma 2016, è caos nel Movimento 5 Stelle: la candidatura di Virginia Raggi potrebbe essere annullata. Ecco per quale motivo.

Elezioni Roma 2016, M5S: annullata la candidatura di Virginia Raggi?

Elezioni di Roma 2016: allarme M5S, la Raggi rischia di non essere più la candidata sindaco.

Il prossimo giugno si terranno le elezioni di Roma 2016 e al momento la candidata del Movimento 5 Stelle, Virginia Raggi, sembra essere la favorita della competizione elettorale, come rilevato dai sondaggi politici.

Tuttavia, nelle ultime ore una tempesta si sta abbattendo sulla candidatura di Virginia Raggi alle prossime elezioni di Roma. Infatti, c’è il rischio concreto che il Movimento 5 Stelle debba ripetere le consultazioni primarie online in cui ha trionfato la Raggi.

Per quale motivo? Molto dipenderà dalla decisione del Tribunale civile di Roma riguardo ai ricorsi fatti da una serie di espulsi dal Movimento 5 Stelle. Vediamo quali sono le richieste di questi ex membri del M5S e perché la candidatura della Raggi alle elezioni di Roma 2016 dipende dall’esito dei ricorsi.

Elezioni di Roma 2016: il ricorso degli esclusi dal M5S

In questi giorni si è aperto il processo civile in cui verrà discusso il ricorso degli esclusi dalle listi del Movimento 5 Stelle. E non ci sono notizie positive per Grillo e Casaleggio; infatti, il giudice ha respinto la prima istanza degli avvocati del M5S in cui veniva fatta richiesta di spostare il processo a Genova.

L’intenzione di Grillo e Casaleggio era di rinviare la data del processo a dopo le amministrative 2016, così da preservare la candidatura della Raggi alle prossime elezioni. Cosa centra la Raggi con il ricorso degli esclusi delle liste? Prima di rispondere a questa domanda dobbiamo analizzare nel dettaglio le richieste fatte dagli esclusi e su cui dovrà decidere il Tribunale civile di Roma.

Elezioni di Roma 2016: cosa rivendicano gli esclusi del M5S?

Tra gli esclusi dalle liste del M5S, uno dei più noti è Roberto Motta, fondatore del Movimento romano e da sempre vicino a Roberta Lombardi. Gli espulsi, rappresentati dall’avvocato Lorenzo Borrè si lamentano di essere stati esclusi dalle liste da un’associazione giuridica diversa da quella per cui erano iscritti.

Infatti, questi erano iscritti al “MoVimento 5 Stelle”, cioè l’associazione originaria nata nel 2009 che vantava 30.000 membri, ma sono stati espulsi dal “Movimento 5 Stelle” (con la “v” minuscola). Questa è l’associazione fondata nel 2012 e che fino al 2015 aveva solo Beppe Grillo, Enrico Grillo, Enrico Maria Nadasi e Gianroberto Casaleggio tra gli iscritti.

Come può quindi un’associazione espellere membri che non ne fanno parte? È questa la domanda che gli esclusi fanno al Tribunale civile di Roma, dichiarando che l’espulsione è avvenuta tramite un regolamento fittizio.

Infatti, il regolamento sarebbe giuridicamente inesistente in quanto di non è altro che una modifica del non-statuto dell’associazione originaria, avvenuto senza il voto dell’assemblea (come prevede il codice civile).

In base a queste considerazioni, gli esclusi richiedono al Tribunale di Roma di sancire l’illegittimità delle espulsioni in quanto la stessa associazione che ne ha dato disposizione è illegittima.

La richiesta degli esclusi è serissima e lo stesso Casaleggio ne teme le conseguenze. È per questo motivo che Casaleggio non ha voluto lasciare nulla al caso, mandando al processo ben 4 avvocati a difesa del Movimento 5 Stelle: Andrea Longo, Massimo Togna, Francesco Bellocchio e Paolo Moricone.

Elezioni di Roma 2016: la difesa di Casaleggio e del M5S

Gli avvocati di Casaleggio hanno difeso la posizione del M5S dichiarando che l’istituzione della seconda associazione era necessaria, perché altrimenti non si sarebbero potuti presentare alle elezioni politiche (come previsto falla legge).

Inoltre, c’è da sottolineare che l’associazione per cui viene contestata la legittimità ha cambiato nome il 12 dicembre 2015, diventando “MoVimento 5 Stelle” (come l’associazione originaria).

Quindi, ci troviamo di fronte ad una serie di contraddizioni politiche, e adesso spetterà ai giudici del Tribunale civile di Roma decidere se da queste ne sono derivate delle violazioni giuridiche. E il destino della Raggi a Roma verrà deciso da questa sentenza.

Elezioni di Roma 2016: perché la Raggi rischia la candidatura a Roma?

Gli esclusi non hanno richiesto solamente di sancire l’illegittimità dell’associazione che li ha espulsi, ma anche di indire il rinnovo delle primarie di Roma, quelle in cui ha trionfato la Raggi.

La candidatura della Raggi a Roma quindi sarebbe a rischio, perché in caso di nuove primarie non è detto che riuscirebbe e a trionfare nuovamente (anche se sarebbe comunque la candidata favorita).

Adesso l’ultima parola spetta al giudice, che potrebbe limitarsi a reintegrare gli espulsi dalle liste, ma anche sancire la ripetizione delle primarie di Roma. E questo sarebbe lo scenario peggiore per il M5S.

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