Oggi non solo il referendum costituzionale, ma anche le elezioni Austria sono al centro dell’interesse dei media. Al potere l’estrema destra di Hofer o il verde Van der Bellen?
Elezioni in Austria: chi sarà il prossimo presidente? L’estrema destra salirà al potere per la prima volta dalla seconda guerra mondiale?
Guida completa alle votazioni che si terranno nella giornata di oggi (4 dicembre 2016) e alla sfida tra Hofer, estrema destra, e il verde Van der Bellen.
Le elezioni in Austria in contemporanea con il referendum costituzionale in Italia catalizzano l’attenzione del mondo.
Due importanti passaggi che si terranno oggi e che saranno importanti per il futuro dell’intera Europa.
L’Austria, uno dei Paesi più ricchi e più politicamente stabili in tutta Europa, oggi, domenica 4 dicembre, ospita le elezioni del nuovo presidente - evento che potrebbe portare a delle conseguenze importanti per la politica austriaca.
Le votazioni in Austria di questa domenica sono una replica delle elezioni tenutesi a maggio annullate per tecnicismi, occasione in cui Alexander Van der Bellen, politico verde in corsa come indipendente, ha sconfitto di misura Norbert Hofer, candidato del populista di estrema destra afferente al Partito della Libertà. Con poco più di 30.000 voti che a separare i due uomini sei mesi fa, i sondaggisti credono che il risultato delle elezioni di questo fine settimana siano troppo difficili da prevedere.
Elezioni Austria: perché sono così importanti agli occhi del mondo?
Le elezioni in Austria di questa domenica, in contemporanea con il referendum costituzionale in Italia, si preparano a testare il supporto al movimento nazionalista di estrema destra in Europa alla luce della vittoria di Trump alle Elezioni USA 2016.
Qualora vincesse, Hofer sarebbe il primo capo di stato di estrema destra nell’Europa occidentale dalla seconda guerra mondiale.
Un buon risultato per l’estrema destra potrebbe anche prefigurare al Partito della Libertà un futuro da raggruppamento politico più forte verso le elezioni parlamentari previste al massimo per settembre 2018, dando al partito un ruolo da protagonista in un nuovo governo austriaco.
Fondato da ex nazisti nel 1950, il partito Libertà austriaco da tempo mette in allarme la politica europea a causa della sua discendenza nazista e l’associazione all’antisemitismo. l’Austria è stata ostracizzata nel 2000, quando il Partito della Libertà si è unito ad una coalizione di governo. Contestualmente all’emergenza dell’immigrazione in Europa dello scorso anno, il partito si è evoluto come un movimento populista con chiare tendenze anti-islamiche.
Le elezioni presidenziali in Austria hanno già causato uno sconvolgimento politico non indifferente. In una prima votazione ad aprile, i candidati del partito di centro-sinistra dei socialdemocratici e del partito popolare di centro-destra, i due più grandi in Austria, che alternativamente governano il paese dal 1945, sono stati eliminati.
Elezioni presidenziali in Austria: quali poteri per il presidente?
Alcuni sostengono che l’importanza delle elezioni in Austria di domenica sia limitata perché il presidente austriaco, per convenzione, ha in gran parte un ruolo cerimoniale. Il potere politico in Austria è nelle mani del governo guidato dal cancelliere, che attualmente è Christian Kern, un socialdemocratico ex capo delle ferrovie del paese, in carica da maggio.
Ma i poteri del presidente sono potenzialmente considerevoli, dalla nomina e revoca dei ministri alla proclamazione delle elezioni parlamentari.
Durante la lunga campagna entrambi i candidati in corsa hanno suggerito che voler utilizzare i poteri da presidente austriaco in modo proattivo. Van der Bellen vuole impedire che un esponente del Partito delle Libertà diventi cancelliere. Hofer, il rappresentante di estrema destra, vuole licenziare l’intero governo - che non ha preso una linea sufficientemente duri in materia di immigrazione.
Le convenzioni hanno breve durata. Il Partito della Libertà si sta impegnando affinché il leader del partito Heinz-Christian Strache possa diventare cancelliere dopo le elezioni nazionali. Quindi, Hofer ha il notevole incarico di dimostrare che il suo partito può esercitare il potere in modo responsabile.
Intanto la politica nelle economie industrializzate in Occidente è in subbuglio. L’elezione di Marine Le Pen come presidente francese o la conquista del potere da parte del populista Movimento 5 Stelle in Italia - improbabile ma non impossibile nel 2017 - creerebbero una situazione politica completamente nuova.
Perché si rivota in Austria per il presidente il 4 dicembre?
Degli intoppi nel processo elettorale hanno danneggiato la reputazione dell’Austria e la sua affidabilità. Il secondo turno del ballottaggio tra Hofer e Van der Bellen si è tenuto a maggio, occasione in cui Van der Bellen ha vinto per soli 31.000 voti. Ma la corte costituzionale austriaca ha dichiarato le votazioni non valide a causa delle irregolarità riscontrate nei voti tramite posta, atte ad ostacolare l’estrema destra.
L’elezione è stata poi riprogrammata per ottobre. Tuttavia, causando un ulteriore imbarazzo per i funzionari austriaci, a settembre alcune schede postali avevano dei difetti sulla colla utilizzata per sigillare il voto. Le elezioni presidenziali in Austria sono così arrivate al 4 dicembre.
Perché gli avversari del Partito della Libertà non si mobilitano per fermare Hofer?
Se la Le Pen rende dovesse vincere al secondo turno del ballottaggio alle elezioni presidenziali francesi del prossimo anno, gli avversari sarebbero pronti ad unirsi alla donna trionfante.
Van der Bellen non è riuscito a costruire una coalizione simile. Uno dei motivi è la riluttanza da parte di molti elettori austriaci conservatori a votare per i Verdi.
Intanto il Partito della Libertà attrae un ampio sostegno, visto sempre più come parte della politica austriaca tradizionali. Il partito è al governo in due delle nove province austriache, formando coalizioni sia con i socialdemocratici che con il partito popolare.
La forza del sostegno del Partito della Libertà è la prova della debolezza dei due partiti principali, che attualmente operano come una "grande coalizione" nel governo federale. L’economia austriaca è poco efficiente rispetto agli altri paesi europei e disaffezione alla politica sta aumentando giorno dopo giorno.
Elezioni in Austria: un voto sull’Unione Europea?
Non proprio. Dopo il referendum sulla Brexit nel Regno Unito lo scorso giugno, Hofer ha fatto capire che il Partito della Libertà potrebbe indire un referendum sull’adesione all’UE da parte dell’Austria. Ma i sondaggi di opinione hanno mostrato le sue osservazioni hanno sconvolto gli elettori, causando ad una rapida marcia indietro da parte del partito di estrema destra.
Data la dipendenza del paese dalle esportazioni e dal turismo, gli austriaci sono diffidenti nei confronti dello sconvolgimento dei legami economici con i vicini più prossimi.
Tuttavia, l’attenzione di Van der Bellen sulla costruzione di legami amichevoli con la Germania contrasta con le critiche che Hofer ha fatto contro Angela Merkel, cancelliere tedesco, insieme al sostegno del partito della Libertà nei confronti della Russia e delle forze politiche conservatrici in Polonia, Ungheria, Repubblica Ceca e Slovacchia.
Chi vincerà le elezioni presidenziali in Austria?
Poiché non vi è alcun precedente di uno scontro così tanto all’ultimo voto, i sondaggi politici non indicano alcun pronostico.
Le sfide economiche per l’Austria rimangono le stesse, ma senza dubbio l’elezione di Trumo negli Stati Uniti e il Sì alla Brexit nel Regno Unito possono aver influenzato alcuni elettori, ma in quale direzione non è chiaro. Il risultato potrebbe non essere definitivo fino a lunedì o addirittura martedì della prossima settimana.
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