Il countdown per le elezioni politiche 2013 è terminato. Chi ha vinto? Il caos. Il Senato è ingovernabile. Il PD ammette senza mezze misure di non aver vinto, pur essendo primo e Renzi interviene: “Il PD ha regalato un rigore a Grillo e sottovalutato Berlusconi”. I veri vincitori, Grillo più che mai. La sinistra ha perso comunque sia andata, forse perché in Italia una vera sinistra progressista e convincente non esiste, il PD appare a molti un ibrido. Grillo sul suo blog definisce Bersani “un morto che parla”, uno “stalker politico”, che “sta importunando il M5S con proposte indecenti invece di dimettersi, come al suo posto farebbe chiunque altro. È riuscito persino a perdere vincendo”. Parole di fuoco che non preannunciano nulla di facile per i politici ora che il motto in Italia deve essere: responsabilità, collaborazione e dialogo.
Il voto degli elettori alle elezioni 2013 è stato non solo un voto di protesta, ma un voto di frattura, inevitabilmente. Gli elettori hanno dimostrato in maniera inoppugnabile che sono stanchi dei partiti tradizionali e vogliono cambiare qualcosa in un Paese politicamente fermo da troppo tempo. Qualcuno ha scelto l’astensionismo, scoraggiato dall’assenza di progetti validi e alternativi, qualcun’altro ha scelto Grillo, che non ha fatto altro che sfruttare abilmente questo malcontento. Chi ha portato Grillo alla vittoria?
Chi sono gli elettori del M5S?
Va da sè che la situazione di ingovernabilità emersa dalle elezioni dipende dall’emergente M5S, che ha strappato consensi dagli elettori che prima votavano PD o PDL, divisi da uno scarto di voti davvero minimo rispetto alle precedenti competizioni elettorali. I partiti tradizionali hanno perso milioni di voti, altre figure che credevamo intramontabili (pensiamo a Fini e Casini) escono di scena, essendosi schierati dalla parte del centrista Monti, grande flop di queste elezioni. In particolare tra il 2008 e il 2013:
- il PDL ha perso il 41,6% circa dei consensi al Senato (dal 38,2 al 22,3%, ha perso circa 5 milioni 681mila) e il 42,2% alla Camera (dal 37,4 al 21,6%, ha perso circa 6 milioni 297mila voti);
- il PD ha perso il 19% circa dei consensi al Senato (dal 33,7 al 27,4%, ha perso circa 2 milioni 642mila voti) e il 23% alla Camera (dal 33,2 al 25,4%, ha perso circa 3 milioni 450mila).
L’identikit del grillino medio è stato realizzato dal Censis durante l’ultimo comizio di Grillo in Piazza San Giovanni a Roma su un campione di 377 persone. Vediamo cosa è emerso.
Il bacino elettorale a cui ha attinto il M5S è soprattutto quello della sinistra e nella misura del 35% quello della Lega Nord. Si tratta di un elettorato ideologicamente molto diverso, segno che la voglia di rinnovamento e cambiamento, al di là degli schieramenti, è largamente condivisa. Secondo le statistiche Grillo ha colpito gli elettori che nel 2008 avevano scelto:
- Sinistra Arcobaleno (47%);
- Italia dei Valori (63%).
Confronto Senato 2008/2013
Le regioni di maggiore consenso
Da dove provengono i grillini?Soprattutto da:
- Liguria;
- Marche;
- Piemonte;
- Sicilia;
- Veneto.
Non resta che aspettare e vedere se dopo tante critiche ora il M5S dia un contenuto e una forma alle proprie idee, nonché se, ora che anche il movimento di Grillo “fa parte della casta”, decida di rinnovarla e fare tabula rasa di un passato politico a cui gli italiani vogliono evidentemente dire addio. Forse è vero, sta per iniziare la Terza Repubblica. Speriamo sia quella giusta.
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