Elenco clienti e fornitori: cosa comunicare e quando procedere all’invio

Roberto Rais

16 Maggio 2014 - 15:00

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L’elenco clienti e fornitori (comunicazione operazioni Iva) è un adempimento particolarmente importante per tutti i titolari di partita Iva: ecco cosa comunicare, e quando procedere al suo invio.

Elenco clienti e fornitori: cosa comunicare e quando procedere all’invio

“Inglobato” all’interno del nuovo strumento dello Spesometro, l’elenco clienti e fornitori è un documento nel quale il titolare di una partita Iva annota i clienti e i fornitori con i quali ha effettuato operazioni Iva nell’anno di riferimento. Come intuibile, non tutte le operazioni devono essere comunicate nell’elenco clienti e fornitori, essendo tale onere sostanzialmente limitato alle sole transazioni per i quali è previsto l’obbligo di emissione della fattura a fronte di una cessione di prodotti e beni, o di prestazione di servizi professionali, o quelle senza fattura a fronte, pur superiori a una determinata soglia.

Chi deve comunicare
Sono obbligati al nuovo elenco clienti e fornitori (comunicazioni operazioni Iva) i soggetti che risultano essere titolari di partita Iva: società di capitali, società di persone, società in contabilità semplificata, soggetti che hanno optato per il regime di esenzione Iva, enti non commerciali relativamente alle operazioni commerciali per le quali si domandava l’apertura della partita Iva, e i soggetti non residenti fiscalmente in Italia ma con stabile organizzazione o rappresentanza fiscale in Italia.

Le operazioni da comunicare
Stando alla normativa vigente, l’obbligo di comunicazione riguarda solamente le cessioni di beni e le prestazioni di servizi, rese e ricevute, per le quali vi è obbligo di emissione della fattura (a prescindere dall’importo) e le cessioni di beni e le prestazioni di servizi, rese e ricevute, per le quali non vi è obbligo di emissione di fattura (ma solo se l’importo unitario dell’operazione è pari o superiore a 3.600 euro al lordo dell’Iva). Sono inoltre oggetto di comunicazione le operazioni in contanti, legate al turismo, di importo pari o superiore ai 1.000 euro, effettuate da chi esercita commercio al minuto o attività assimilate, o da agenzia di viaggi e turismo, nei confronti delle persone fisiche di cittadinanza diversa da quella italiana e comunque diversa da quella di uno dei paesi dell’Unione europea ovvero dello Spazio economico europeo, che abbiano residenza fuori dal territorio dello Stato.

Invio della comunicazione
La comunicazione, in via telematica, doveva essere effettuata entro il mese di aprile (il 10 per chi liquida l’Iva mensile, il 22 per chi liquida l’Iva trimestrale, il 30 per gli operatori finanziari). Coloro i quali, pur essendo obbligati all’invio dei dati dello Spesometro, non vi provvedono entro i termini fissati dall’Agenzia delle Entrate, sono soggetti alle sanzioni tra 258 e 2.065 euro. Vi è comunque la possibilità di ricorrere agli istituti del ravvedimento, procedendo in tal modo a una correzione volontaria e rapida dell’omissione.

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