Quali sono gli ultimi trend in materia di ETF smart beta sul mercato europeo? La risposta nell’ultimo report della Lyxor.
I dati aggiornati in materia di investimento su ETF Smart Beta nel mercato europeo fanno riferimento al quarto trimestre 2016 e mostrano un rallentamento negli ultimi tre mesi dell’anno, con un totale che scende a 546 milioni di euro.
Marlene Hassine, Head of ETF Research e François Millet, Head of ETF & Index Product Development che curano il report di Lyxor rendono noto che la raccolta netta di nuovi capitali (NNA) per il 2016 è di 7 miliardi di euro, mentre le masse gestite, nel loto totale, sono cresciute del 50% rispetto al quarto trimestre 2015, arrivando a quota 27,4 miliardi di euro. Nel calcolo viene incluso anche il contributo positivo della performance di mercato (12%).
Ancora nell’ultimo trimestre del 2016, è stato del 150% l’aumento dei nuovi capitali confluiti negli ETF Smart Beta rispetto a tutti il 2015.
Le categorie che nello scorso anno hanno registrato un maggiore flusso in entrata verso gli ETF sono “income generation” e “value” attraverso le quali, rispettivamente, gli investitori possono puntare su un rendimento più alto e su fonti alternative di performance - il tutto in un contesto attuale di mercato che vede tassi di interesse bassi e nuovi segnali positivi a livello economico.
Ancora, nel periodo di riferimento del report di Lyxor, viene invece reso noto che gli ETF “risk based” sono stati oggetto di deflussi di capitale per un totale di circa 1,5 miliardi di euro, mentre la media su trimestre nel corso del 2016 era stata di 318 milioni.
Negativi i flussi di capitale anche per gli ETF “Minimum Volatility/Minimum Variance”, che raggiungono quota 1,7 miliardi di euro nel quarto trimestre 2016. Nei primi 9 mesi dell’anno, invece, il flusso era risultato positivo per oltre 2,4 miliardi di euro.
L’inversione tra afflusso e deflusso ha avuto inizio nel mese di agosto dello scorso anno, intensificatasi soprattutto nel mese di settembre.
L’uscita di capita ha colpito in maggior modo gli ETF con sottostanti europei (per 563 milioni di euro) a statunitensi (per 775 milioni di euro). L’incertezza proveniente dagli Stati Uniti è diminuita dopo la vittoria di Trump e il quadro economico è migliorato in Europa.
Per gli ETF “fundamental” si registrano afflussi a circa 251 milioni di euro, abbastanza contenuti rispetto alla media dell’anno a 560 milioni.
Solo 18 milioni di flusso per le strategie “income generation” dato il contesto di aumento dei tassi di interesse - i deflussi dagli ETF statunitensi sono stati di 249 milioni e gli afflussi su ETF con sottostanti globali sono stati di 223 milioni.
Nelle altre strategie “macro-weighted” la fiducia degli investitori ritrovata all’interno del Giappone ha spinto nuovi investimenti sull’ETF sul JPX-Nikkei 400 per 212 milioni di euro.
Il report Lyxor sull’andamento degli investimenti in ETF conclude facendo riferimento agli ETF risk factor, con flussi in entrata per tutto l’anno soprattutto negli ultimi tre mesi del 2016 con un’accelerazione a 1,7 miliardi di euro, in netto recupero contro una media annuale di 872 milioni di euro.
Il fattore “Value” ha beneficiato di una maggiore fiducia nell’economia in seguito alla vittoria di Trump, bene anche il “Low Volality” con un afflusso di 428 milioni di euro nel periodo di riferimento.
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