Ieri è finalmente giunto il sì tedesco all’approvazione del Fondo ESM: cosa cambia questo verdetto? E cosa comporta? Quando ne vedremo gli effetti?
Rispondiamo a 5 domande sul Meccanismo di Stabilità Europea, ma prima una piccola osservazione sulla Corte Costituzionale Tedesca: perché indossano quelle toghe rosse e quei cappellini così esotici? C’è un gusto medievale nella loro immagine, qualcosa che fa pensare a Federico da Montefeltro, di Piero della Francesca (foto in basso), non è vero? E’ un dettaglio anacronistico che contrasta con la brutale attualità delle decisioni che la corte è chiamata a prendere.
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Ma torniamo al fondo ESM.
1. Cosa cambia dopo l’approvazione della corte?
L’approvazione Tedesca assicura il ritorno della quiete sui mercati finanziari suggerendo agli investitori che l’Europa è ancora convinta del suo piano e creerà un fondo per i paesi che stanno avendo problemi nel pagamento dei tassi di interesse sui principali titoli di Stato dei rispettivi governi. La Germania fornirà circa il 38% dell’intera somma destinata al fondo, ovvero una cifra pari a 190 miliardi di Euro. L’approvazione della Corte Costituzionale Tedesca rappresenta un ulteriore passo nel disinnesco del meccanismo atomico che è la crisi.
2. Il fondo ESM è costituzionale in Germania?
Tecnicamente, no. La Corte ha sentenziato contro la costituzione che, altrimenti, avrebbe impedito al Presidente della Germania la ratifica del trattato che da vita al Fondo e avrebbe, con molta probabilità, dato il via ad una serie di meccanismi e reazioni a catena che in un modo, o nell’altro, avrebbero portato alla distruzione della moneta unica.
3. Parliamo di limiti: quali impone la Germania?
Secondo la sentenza, la legislazione tedesca deve rimanere "il posto in cui vengono prese le decisioni autonome sulle entrate e sulle uscite". In altre parole: se il fondo ESM dovesse aver bisogno di ulteriori fondi economici, l’eventuale decisione dovrà prima passare al vaglio dell’attento occhio Germanico. Inoltre, la Germania non accetterà in alcun modo la condivisione del rischio legato a "decisioni stabilite sulle necessità di altri paesi, soprattutto quando queste comportino conseguenze difficili da stimare".
4. Vincitori o vinti? Ce ne sono?
La decisione, specie in Germania, non è andata giù a molti. Sono state presentate, infatti, diverse richieste di ingiunzione da parte di alcuni gruppi politici: "Più Democrazia (Mehr Demokratie), il partito dell’opposizione "La Sinistra" (Die Linke) cui si aggiunge il conservatore Peter Gauwelier, dall’Unione Cristiano Socialista -il fratello Bavarese del partito della Merkel, Unione Cristiano Democratica.
5. Fondo ESM: quando sarà attivo e a chi toccherà per primo?
Secondo quanto riportato Wolfgang Schäuble, ministro dell’Economia in Germania, il fondo ESM sarà attivo entro poche settimane, ma il grande quesito è: a chi toccherà per primo? All’Italia? Alla Spagna? Sino ad oggi quando si è parlato di spread e tassi di interesse, Italia e Spagna sono sempre state in prima linea vuoi per una ragione, vuoi per un’altra, ma adesso entrambe i paesi non sembrano intenzionati a sottoscrivere un’intesa che potrebbe costare loro cara in termini di austerity; così, mentre Rajoy tentenna, Monti difende a spada tratta il paese sostenendo che l’Italia ce la farà da sola.
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