Crisi in Europa: la Spagna contro il piano di salvataggio

Ivan Pasquariello

12 Settembre 2012 - 14:48

Crisi in Europa: la Spagna contro il piano di salvataggio

Ormai è un dato di fatto: la Spagna ha difficoltà ad accettare che altre forze ne guidino le decisioni, nemmeno in un momento di profonda crisi come questo. Durante la sua prima intervista televisiva, il premier Mariano Rajoy alza la testa e parla del piano di salvataggio proposto dall’UE.

Rajoy: "non abbiamo ancora preso una decisione"

"Sono assolutamente certo che tutti si comporteranno in modo ragionevole, ma insisto nel dire che non abbiamo ancora preso una decisione al riguardo" ha rivelato il primo ministro Rajoy, interpellato dalla televisione spagnola rugardo la manovra Draghi e il piano di salvataggio da questa previsto.

Un punto chiave del discorso del premier spagnolo è stata l’insistenza dimostrata nel voler tenere salda la propria autonomia riguardo alle misure drastiche necessarie per uscire dalla crisi: "Ho dato uno sguardo alle condizioni del salvataggio. Non vorrei e non potrei accettare che ci si impongano le politiche concrete con cui attuare i tagli".

Per finire, Rajoy si sbilancia e promette: i pensionati non saranno toccati dalle nuove misure.

Le condizioni per il salvataggio

Secondo il piano di Draghi, la BCE accetterebbe di acquistare una quantità potenzialmente illimitata di obbligazioni appartenenti alle nazioni in crisi di debito, a condizione che queste presentino una richiesta formale di fondi di salvataggio e rispettino le condizioni dell’accordo.

Draghi ha spiegato come la BCE si impegnerà in vere e proprie transazioni monetarie, le così dette Outright Monetary Transaction (OMT).

Le OMT verrano utilizzate solo in combinazione con i fondi EFSF/ESM. In altre parole, i paesi in difficoltà dovranno richiedere un piano di salvataggio ancora prima che le OMT vengano attivate​​.

Le scadenze delle obbligazioni da acquistare sarebbero comprese tra uno e tre anni e non ci sarebbero limiti all’acquisto.

La BCE si affiderà al Fondo Monetario Internazionale per monitorare se le nazioni che richiedono il salvataggio sapranno attenersi alle condizioni dell’accordo.

Dopo le parole di Rajoy si prevede una pronta risposta da parte dell’UE. L’insorgenza spagnola difficilmente verrà vista di buon occhio.

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