Downgrade del rating, Fitch declassa Carige

Elisabetta Scuncio Carnevale

17/01/2019

Per Carige arriva la bocciatura di Fitch che taglia il long-term issuer default a CCC e il rating sul debito senior non garantito a CC

Downgrade del rating, Fitch declassa Carige

Da CCC+ a CCC. L’agenzia americana Fitch taglia il rating a lungo termine di Banca Carige ponendolo in watch evolving, mentre il rating sul debito senior non garantito passa da CCC+ a CC.

Il downgrade del rating -fanno sapere dall’agenzia- riflette l’aumento del rischio di perdite per i creditori senior della banca, finita in amministrazione straordinaria.

Fitch declassa Carige, critico l’istituto di credito

Per Fitch, la misura dell’amministrazione straordinaria fa crescere il rischio di ulteriori interventi normativi. La serie di opzioni per affrontare le problematiche sul capitale e sull’asset quality, che gli amministratori straordinari stanno valutando, potrebbero portare un risultato -spiegano dall’agenzia- che “è ancora incerto”.

La decisione del downgrade non è stata gradita dall’istituto di credito genovese che, in una nota, ha commentato la scelta, criticandone l’incoerenza. Era stata, infatti, la stessa Fitch -nei mesi di novembre e dicembre- a confermare il rating di lungo termine, migliorare il viability rating (VR) e rimuovere il rating watch negative.

Queste azioni erano state giustificate proprio in virtù del rafforzamento patrimoniale conseguito con l’emissione del prestito subordinato.

Oggi Fitch ha deciso di procedere con un downgrade sia del rating di lungo termine che del viability rating in conseguenza delle stesse misure disposte dalle autorità di vigilanza e dal governo.

Per la banca questo evidenzia

“la mancata comprensione dei recenti avvenimenti che hanno interessato Carige”.

Dall’istituto finanziario ligure, intanto, fanno sapere che

“si riserva ogni valutazione sulla rilevanza di eventuali comportamenti tenuti dall’agenzia che non siano coincidenti con la miglior diligence professionale”

e non escludono di sottoporre all’autorità di vigilanza “tali, irrituali, comportamenti”.

Solo qualche giorno fa, l’11 gennaio scorso, era arrivato anche il giudizio di Moody’s che aveva messo sotto osservazione il rating.

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