Traduciamo un articolo tratto dalla CNBC nel quale vengono sintetizzati le conclusioni raggiunte dall’ILO sull’andamento della disoccupazione globale.
Lunedì l’ILO (International Labour Organization) ha presentato il rapporto sul mercato del lavoro globale. In quel documento viene affermato che la debole ripresa economica non è riuscita a portare ad un miglioramento nelle condizioni del mercato del lavoro.
Nel rapporto, intitolato 2014 Global Employment Trends, l’ILO precisa che il numero di disoccupati è cresciuto di circa 5 milioni, raggiungendo circa i 202 milioni complessivi nel 2013 rispetto all’anno precedente.
La situazione peggiorerà
Con le parole dell’ILO
se i trend attuali dovessero continuare, la disoccupazione globale è destinata a peggiorare gradualmente, raggiungendo più di 215 milioni di senza lavoro nel 2018.
l’ILO prevede che circa 40 milioni di nuovi posti di lavoro verranno creati ogni anno, numero inferiore ai 42,6 milioni di persone che ci aspetta entrino nel mercato del lavoro ogni anno.
La previsione è in linea con il rapporto di Giugno dell’ILO, quando venne affermato che una volta che la crescita della popolazione in età lavorativa viene presa in considerazione, il tasso di occupazione mondiale non riprenderà a crescere almeno fino al 2018.
Il tasso di disoccupazione globale rimarrà più o meno costante nel corso dei prossimi 5 anni, di mezzo punto percentuale più elevato rispetto al periodo pre-crisi
ha affermato l’ILO
Dove aumenta di più la disoccupazione?
La gran parte dell’incremento della disoccupazione globale nel 2013 si è verificata nel Sud Est Asiatico, con un peso del 45%, seguito dall’Africa Sub-Sahariana e dall’Europa.
All’opposto, l’America Latina ha fatto osservare un incremento del numero di disoccupati pari a poco più di 50 000 unità, pari a circa l’1% dell’incremento totale della disoccupazione nel 2013. L’ILO aveva avvisato negli anni scorsi che la disoccupazione avrebbe continuato a colpire prevalentemente i giovani nel 2013. Infatti, in paesi come la Spagna e la Grecia, la disoccupazione giovanile rimane al di sopra del 50% e non mostra segnali di ripresa nonostante i miglioramenti nelle economie di questi paesi.
Cala la partecipazione al mercato del lavoro
Nonostante i segni di ripresa economica nelle economie avanzate, l’organizzazione ha affermato che la carenza di domanda di lavoro causata dalla crisi continua ad aumentare. In più, la durata media della disoccupazione si è allungata nel 2013 e la partecipazione al mercato del lavoro sta pian piano declinando data la poca speranza da parte dei giovani di trovare un lavoro.
Libera traduzione da Holly Ellyatt per la CNBC
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