Disconnessione da Internet globale: cosa prevede il piano della Russia

Giulia Adonopoulos

07/03/2022

07/03/2022 - 14:51

condividi

Il governo russo si sta preparando alla disconnessione da Internet globale? Entro l’11 marzo tutti i server e i domini devono essere trasferiti nella rete russa (Runet). Ecco cosa sta succedendo.

Disconnessione da Internet globale: cosa prevede il piano della Russia

La Russia sempre più tagliata fuori dal resto del mondo online, sia dalle società tech che dallo stesso governo russo. Mosca starebbe iniziando i preparativi per disconnettersi dalla rete globale, secondo quanto riportato su Twitter dall’agenzia bielorussa Nexta TV e da un profilo legato ad Anonymous, @LatestAnonPress.

Stando alle fonti, che hanno pubblicato online il contenuto di un telegramma del governo centrale rivolto a tutte le autorità della Federazione che gestiscono le risorse di rete, si sta predisponendo l’isolamento delle reti internet del Paese. Il governo ha incaricato tutti gli enti di trasferire, entro l’11 marzo, i siti Web e i servizi online statali sulla intranet russa.

Si impone l’utilizzo di server DNS con dominio russo .ru, di rimuovere dai modelli di pagina tutto il codice JavaScript scaricato da risorse straniere, in caso di utilizzo di hosting straniero abbandonarlo e passare al russo e di rafforzare le password. Queste misure sarebbero necessarie per proteggere le risorse web dagli attacchi informatici e dalla possibilità di disconnessione dall’esterno. Ecco cosa significa e cosa sta succedendo.

Russia verso la disconnessione da Internet globale?

Il Ministero dello Sviluppo digitale russo ha assicurato che si sta preparando per diversi scenari, ma non ci sono piani per disconnettere la Russia da Internet globale. Stando a quanto annunciato, la Russia vuole proteggere le proprie infrastrutture e domini, piuttosto che prepararsi a una disconnessione di massa.

Su Twitter c’è chi pensa anche che il piano della Russia preveda il lancio di un massiccio attacco informatico contro l’Occidente e una disconnessione da Internet globale per prevenire ritorsioni.

Dal 2019 Mosca sta collaudando Runet, la rete Web nazionale indipendente testata per capire se in caso di cyberattacco o blocchi da parte di altri Paesi internet e le reti di telecomunicazione in Russia potessero continuare a funzionare. In pratica se gli hacker cercassero di disconnettere la Russia dai server globali, interrompere le comunicazioni cellulari, bloccare l’accesso a Internet o boicottare le infrastrutture IT cruciali, il traffico interno sarebbe protetto dal Runet, sotto il controllo del Roskomnadzor, ente regolare delle telecomunicazioni della Russia.

Nel febbraio 2021 Dmitrij Medvedev, vice presidente del Consiglio di Sicurezza della Federazione Russa, ha detto che la Russia è già tecnologicamente in grado di disconnettersi dalla rete globale, tuttavia i test condotti su Runet hanno mostrato malfunzionamenti ed errori regolari.

Cosa sta succedendo

L’invasione dell’Ucraina da parte di Vladimir Putin sta accelerando l’isolamento tecnologico della Russia, che potrebbe cambiare radicalmente e per sempre il modo in cui oltre 140 milioni di persone si informano e si connettono con il resto del mondo. Per anni Putin ha spinto per sganciare l’ecosistema di internet russo dal resto del mondo e ora il suo piano si potrebbe concretizzare.

Nei giorni scorsi il Cremlino ha rafforzato la censura, strozzato e limitato i social media statunitensi e ha bloccato Facebook. Intanto il provider internet Cogent, uno dei più grandi vettori in Russia, ha annunciato il taglio del suo servizio nel Paese per impedire che le sue reti venissero utilizzate per propaganda o attacchi informatici contro l’Ucraina; Apple, Samsung, Microsoft e altri fornitori leader di smartphone, PC e chip hanno annunciato che non venderanno più i propri prodotti in Russia, Netflix ha sospeso il suo servizio in Russia e TikTok ha imposto restrizioni dopo che il Cremlino ha criminalizzato la diffusione di quelle che ritiene essere notizie false sulla sua invasione dell’Ucraina.

Argomenti

# Russia

Iscriviti a Money.it