Riprende quota, accanto alla mobilità obbligatoria, la soluzione del prepensionamento dei dipendenti pubblici in esubero nelle province e nelle città metropolitane.
Sarà emanata nei prossimi giorni, dal ministero della Pubblica Amministrazione, una circolare che renderà operative le disposizioni della L. 56/2014 e della L. 190/2014 (Legge di Stabilità) riguardo al ricollocamento dei dipendenti delle Province da attuare entro il prossimo 2016.
La circolare è stata approntata in vista della prossima scadenza del 1 Marzo, entro la quale le città metropolitane e le province dovranno attuare i primi provvedimenti necessari per tagliare rispettivamente il 30% e il 50% delle loro dotazioni organiche, con lo scopo di fornire uno strumento utile alla gestione della transizione dei circa 20.000 dipendenti delle province in esubero, per i quali oltre alla mobilità obbligatoria, sarà utilizzato anche lo strumento del prepensionamento, un’ipotesi, questa, che era stata considerata negli scorsi mesi e che era stata momentaneamente accantonata. Ecco quali sono le prossime scadenze del piano di razionalizzazione della Pubblica Amministrazione e le soluzioni che saranno adottate.
La road map della riforma della PA
- Entro il prossimo 1 Marzo le città metropolitane di nuova istituzione e le province italiane dovranno definire l’entità dei tagli alle dotazioni organiche (rispettivamente il 30% e il 50%) calcolato sulle spese finora sostenute;
- Entro la fine di Marzo le città metropolitane e le province dovranno, in base tagli precedentemente definiti, individuare quanti sono i dipendenti in sovrannumero e stilare delle apposite "Dichiarazioni di sovrannumero";
Per entrambe le azioni, le istituzioni interessate, dovranno assumere come base di riferimento, la spesa rilevata all’8 Aprile 2014, effettuando un calcolo dei costi medi sostenuti sia per i dirigenti che per tutte le altre posizioni economiche. Il calcolo del costo medio di ogni singolo dipendente, avverrà tenendo conto sia del trattamento economico fondamentale sia della media degli oneri accessori assegnati a ogni singola categoria professionale.
Il personale ritenuto in sovrannumero dovrà essere gestito sia attraverso il prepensionamento che attraverso la mobilità obbligatoria verso altre amministrazioni periferiche dello Stato o verso le regioni.
Ricollocamento: il prepensionamento
Anche se le decisioni definitive in merito devono ancora essere prese, in seno al Ministero della Pubblica Amministrazione (molto probabilmente saranno contenute già nella circolare di prossima emanazione), la possibilità di attuare il prepensionamento dei dipendenti della Pubblica Amministrazione ha ripreso quota soprattutto per le seguenti categorie di lavoratori:
- Dipendenti Pubblici ritenuti in esubero che, entro il 31 Dicembre 2016, avranno maturato i requisiti pensionistici previsti prima dell’entrata in vigore della Rifoma Fornero. Per questa tipologia di dipendenti, il Decreto D’Alia (D. L. 95/2012) prevede espressamente che fino al 2016, in caso di dichiarazione di esuberi, è possibile il prepensionamento del personale della pubblica amministrazione con i requisiti, di maggior favore, previsti dalle vecchie norme;
- Il Decreto D’Alia citato sopra, prevede la possibilità di prepensionamento, in deroga alle regole fissate dalla Riforma Fornero, anche per i dipendenti in esubero in forze negli enti territoriali (comuni, province e città metropolitane) che:
- alla data del 31 Dicembre 2015, hanno raggiunto quota 97,3 (somma di età anagrafica e età contributiva), con almeno 61 anni e tre mesi di età;
- alla data del 30 Settembre 2015, hanno raggiunto 40 anni di contributi;
Ricollocamento: mobilità obbligatoria
Per tutti gli altri dipendenti che non rispondono ai requisiti specificati sopra, si apre la strada della mobilità obbligatoria verso altri enti o amministrazioni pubbliche, nei seguenti termini:
- il personale dei vecchi centri dell’Impiego sarà riassorbito dalla costituenda Agenzia nazionale per l’occupazione;
- la polizia provinciale sarà coinvolta in una riorganizzazione specifica che interesserà anche le altre forze di polizia presenti su ogni specifico territorio;
- gli altri dipendenti pubblici in esubero saranno ricollocati nelle amministrazioni periferiche dello stato, come gli uffici giudiziari, per i quali è stato già emanato uno specifico bando e come le Regioni;
Per quanto riguarda le Regioni, queste ultime dovranno sia riprendere le funzioni precedentemente delegate alle amministrazioni provinciali sia, nel caso in cui il trasferimento non ci sia stato, destinare tutte le risorse per le assunzioni del biennio 2015-2016, escluse quelle destinate ai vincitori di concorso, all’assorbimento dei dipendenti provinciali.
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