Dimissioni Napolitano: ecco cosa accadrà nei prossimi 15 giorni. Le tre tappe che precedono le elezioni del Presidente della Repubblica

Vittoria Patanè

15/01/2015

Oggi le dimissioni di Giorgio Napolitano. Si apre dunque l’iter per l’elezione del nuovo Presidente della Repubblica. Prima della votazione però, ci sono tre importanti tappe da seguire. Ecco quali sono e come funziona

Dimissioni Napolitano: ecco cosa accadrà nei prossimi 15 giorni. Le tre tappe che precedono le elezioni del Presidente della Repubblica

Giorgio Napolitano si è dimesso. Dopo nove anni, ha lasciato il Quirinale non sarà più Presidente della Repubblica. Parte dunque l’iter che condurrà alle prossime elezioni presidenziali. Il Parlamento si riunirà in seduta comune tra 14 giorno il prossimo 29 gennaio. Perché tanta fretta? Perché lo impone la Costituzione. Secondo quanto recita l’articolo 86 infatti:

«in caso di impedimento permanente o di morte o di dimissioni del Presidente della Repubblica il Presidente della Camera dei deputati indice la elezione del nuovo Presidente della Repubblica entro quindici giorni».

Fra due settimane dunque, l’Italia avrà un nuovo Capo dello Stato. Ma nel frattempo c’è una procedura che va seguita alla lettera.

Le dimissioni di Giorgio Napolitano sono diventate subito effettive. Il Segretario generale della Presidenza della Repubblica, dopo averle attestate, le ha pubblicate in Gazzetta Ufficiale. L’atto recita:

"In data odierna rassegno le dimissioni dalla carica di Presidente della Repubblica, da me assunta il 22 aprile 2013. Dal Palazzo del Quirinale, addi’ 14 gennaio 2015. Giorgio Napolitano".

Un ora dopo le dimissioni il Presidente del Senato, Pietro Grasso, ha assunto la funzione di "Presidente Supplente", trasferendo il suo ufficio a Palazzo Giustiniani.
Il suo posto a Palazzo Madama è stato temporaneamente preso da Valeria Fedeli.

Mentre il Presidente del Senato ha assunto la funzione di Capo dello Stato ad interim, quello della Camera, Laura Boldrini,ha convocato il collegio che eleggerà il dodicesimo Presidente della Repubblica italiana per il prossimo 29 gennaio alle ore 15. La seconda e la terza votazione avverranno il giorno dopo. In tutte e tre ci sarà bisogno della maggioranza dei due terzi. Se, come probabile, nel corso dei primi tre scrutini non si riuscisse ad eleggere un nuovo Presidente, il quarto scrutinio potrebbe avvenire il 2 febbraio (dopo la pausa weekend). A questo punto sarà necessaria la maggioranza assoluta di 505 voti su 1008 parlamentari.

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