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Elezioni Presidente della Repubblica: come funzionano? Ecco la guida e un po’ di storia

mercoledì 28 gennaio 2015, di Vittoria Patanè

Giorgio Napolitano si è dimesso due settimane fa. Dopo 9 anni e due mandati (il primo mandato iniziò il 15 maggio del 2006, il secondo il 20 aprile del 2013) l’ex Capo dello Stato ha lasciato il Quirinale. La sua poltrona è stata temporaneamente occupata dal Presidente del Senato, Pietro Grasso, che svolgerà il ruolo di supplente.

Domani, 29 gennaio, cominceranno le votazioni per eleggere il dodicesimo Presidente della Repubblica della storia italiana..

Ma come funzionano le elezioni e come si vota? Ecco la guida e qualche informazione su cosa è avvenuto in passato.

Elezioni Presidente della Repubblica: come funzionano?
La Costituzione dedica al Presidente della Repubblica otto articoli, dall’art.83 all’art.91, tutti situati nella parte II, Ordinamento della Repubblica, titolo II.

Se Giorgio Napolitano avesse governato fino al termine naturale del suo mandato (sette anni), secondo l’art.85 il Presidente della Camera avrebbe avuto 30 giorni di tempo per convocare in seduta comune il Parlamento e i delegati regionali allo scopo di eleggere un nuovo capo dello Stato.

In caso di dimissioni invece, i tempi si accorciano. In base all’art.86 infatti:

in caso di impedimento permanente o di morte o di dimissioni del Presidente della Repubblica, il Presidente della Camera dei deputati indice la elezione del nuovo Presidente della Repubblica entro quindici giorni, salvo il maggior termine previsto se le Camere sono sciolte o manca meno di tre mesi alla loro cessazione.

Data la scelta di Napolitano di rinunciare in anticipo al suo mandato dunque, Laura Boldrini aveva quindici giorni di tempo per indire le elezioni del Capo dello Stato. La prima votazione si svolgerà infatti domani 29 gennaio, due settimane dopo le dimissioni.

Elezioni Presidente della Repubblica: chi vota?
Il Presidente della Repubblica viene eletto dal Parlamento riunito in seduta comune. Oltre ai rappresentati di Camera e Senato partecipano all’elezione anche tre delegati per ogni Regione . Questi ultimi vengono eletti dal Consiglio regionale in modo che sia assicurata la rappresentanza delle minoranze. Fa eccezione la Valle d’Aosta che ha un solo delegato.

Ad eleggere il nuovo Capo dello Stato sarà dunque un corpo elettorale composto da 1008 votanti:

 630 deputati,
 315 senatori,
 5 senatori a vita (Carlo Azeglio Ciampi, Elena Cattaneo, Mario Monti, Renzo Piano e Carlo Rubbia),
 58 delegati regionali.

Elezioni Presidente della Repubblica: come si vota?
La votazione avrà luogo a scrutinio segreto. Nel corso dei primi tre scrutini, per eleggere il Presidente della Repubblica sarà necessaria una maggioranza dei due terzi dell’Assemblea (in termini numerici serviranno 672 voti). Dal quarto scrutinio in poi sarà sufficiente invece la maggioranza assoluta, vale a dire, 505 voti.

Elezioni Presidente della Repubblica: chi può essere eletto?
In base all’articolo 84 della Costituzione può diventare Capo dello Stato:

ogni cittadino che abbia compiuto cinquanta anni d’età e goda dei diritti civili e politici.
L’ufficio di Presidente della Repubblica è incompatibile con qualsiasi altra carica.

Elezioni Presidente della Repubblica: funzioni
Le funzioni del Presidente della Repubblica vengono invece definite dagli art. 87 e 88.
Una volta eletto il Presidente diventa Capo dello Stato. Tra le sue funzioni figurano:
 l’invio messaggi alle Camere.
 l’indizione delle elezioni delle nuove Camere e fissarne la prima riunione.
 la presentazione alle Camere dei disegni di legge di iniziativa del Governo.
 la promulgazione dellle leggi e l’emanazione di decreti aventi valore di legge e regolamenti.
 l’indizione di un referendum popolare
la nomina dei funzionari dello Stato.
 l’accoglimento in Italia di rappresentati diplomatici e la ratifica dei trattati internazionali.
 il comando delle Forze armate, la presidenza del Consiglio supremo di difesa e la dichiarazione dello stato di guerra deliberato dalle Camere.
 la presidenza del Consiglio superiore della magistratura.
 la concessione della grazia e commutazione delle pene.
 il conferimento delle onorificenze della Repubblica.
 lo scioglimento delle Camere o anche di una sola di esse (fatta eccezione per gli ultimi sei mesi del suo mandato.

Elezioni Presidente della Repubblica: storia e curiosità
Un po’ di storia e un po’ di curiosità da conoscere per seguire al meglio l’elezione:
 quella che sta per arrivare sarà la dodicesima elezione della storia della Repubblica, ma i Presidenti eletti sono undici dato il doppio Mandato di Napolitano.
 il primo Presidente della Repubblica italiana fu Enrico De Nicola, insediatosi il 1°gennaio del 1948 dopo aver ricoperto per due anni la carica di Capo provvisorio dello Stato. Il suo mandato durò solo quattro mesi e terminò con le prime elezioni parlamentari della storia della Repubblica.
 Solo quattro Presidenti sono stati eletti al primo scrutinio: Enrico De Nicola (1946), Francesco Cossiga (1985) e Carlo Azeglio Ciampi (1999).
 L’elezione più lunga della storia fu quella di Giovanni Leone eletto alla 23esima votazione. Seguono: Giuseppe Saragat (1964 - 21esimo scrutinio), Oscar Luigi Scalfaro (16esimo scrutinio - 1992).
 Giorgio Napolitano è l’unico Presidente della Repubblica ad aver ricevuto due mandati.
 Napolitano è il quarto Presidente della storia ad aver rassegnato le dimissioni dopo Antonio Segni, Giovanni Leone e Francesco Cossiga.

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