Digitalizzazione del turismo italiano: a che punto siamo?

Domenico Letizia

24/07/2020

24/07/2020 - 17:08

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Accelerare il processo di introduzione di nuove competenze digitali nel settore del turismo è urgenza, soprattutto a seguito dell’emergenza sanitaria.

Digitalizzazione del turismo italiano: a che punto siamo?

Nel corso del lockdown l’accesso e l’utilizzo degli strumenti digitale applicati ha subito un’estrema accelerazione. Risulta evidente l’importanza di potenziare la formazione degli operatori legati all’ospitalità affinché possano sviluppare competenze digitali e raccogliere a pieno potenziale le applicazioni delle nuove tecnologie nel settore, soprattutto in termini di data, big data, data analytics, fidelizzazione e nuove forme di comunicazione.

Fondamentale è la riqualificazione dell’offerta e dei piani di studio delle università, incrementando anche il numero di master e corsi di alta formazione dedicati al settore comunicazione e turismo, affinché si possa generare professionisti esperti in grado di far accrescere nel migliore dei modi i vari settori del turismo sia nel breve periodo ma anche nel medio lungo termine.

Il punto sulla digitalizzazione del turismo italiano

Nel corso delle ultime settimane, la società PwC ha prodotto interessanti analisi e dati sul processo di digitalizzazione interno al mondo del turismo, evidenziando quelle che potrebbero divenire gli assi portanti della rinascita del settore.

Le analisi prodotte evidenziano un rapporto importante tra comunicazione, digitale e promozione del brand turistico italiano poiché importante è la capacità di porre in essere investimenti ad alto impatto in marketing e comunicazione. Altrettanto importante è favorire l’integrazione fra le imprese attraverso network di business, distretti, collaborazioni reticolari, costituire reti di impresa o forme aggregative, per condividere investimenti, idee, proposte e competenze specialistiche.

La contemporaneità post-emergenza sanitaria ha richiesto un’accelerazione degli strumenti digitali utili a far cessare assembramenti e folle, effettuare analisi predittive e fidelizzare i clienti.

Il ruolo della tecnologia è cruciale

Trattandosi di tematiche importanti anche per il futuro è fondamentale accelerare gli investimenti in self check in e out da applicare anche alle visite culturali. Per rispondere a questa esigenza, un investimento nella competitività, soluzioni e idee proposte dovrebbero essere integrate, condivise e dibattute fra tutti gli operatori e gli enti istituzionali.

Il contesto attuale post coronavirus ha generato un’accelerazione degli strumenti digitali utili ad effettuare analisi predittive e prevedere campagne di comunicazione e interesse per i clienti. Ad esempio, i virtual tour possono essere uno strumento chiave. Con un’applicazione mobile collegata ad un website dedicato, si può consentire di guidare i turisti, italiani e stranieri, tramite contenuti immersivi in realtà virtuale, realtà aumentata, foto a 360°, video e suggerimenti su esperienze e luoghi da conoscere.

Ogni itinerario tematico è suddiviso da numerose tappe e viene introdotto da un video di una guida digitale che, con un appassionante racconto, accompagna e introduce gli utenti alla scoperta delle bellezze e alle esperienze multimediali relative ad ogni punto di interesse, generando attenzione e curiosità.

L’innovazione e la digitalizzazione per approfondire la conoscenza di luoghi già noti o per scoprirne dei nuovi. Sostanzialmente, grandi brand, hotel e attività locali italiane integreranno presto la loro offerta commerciali e d’intrattenimento con i virtual tour, per coinvolgere e aggregare velocemente i propri utenti ed i potenziali futuri clienti.
Aspetti che risultano particolarmente importanti anche in rapporto all’utilizzo dei social network, in particolare Facebook, i siti di network e condivisione e i social, come Youtube, che hanno integrato tale tecnologia , dimostrando l’accelerazione di questo fenomeno che porta palpabili vantaggi all’utente nella scelta dell’acquisto.

Un’altra necessità che spinge verso l’utilizzo del digitale è rappresentata dall’importanza di dover rispecchiare e monitorare i comportamenti del consumatore che si sono consolidati e manifestati durante il viaggio, estendendosi a tutte le fasi della panificazione dell’esperienza turistica, non solo la scelta e l’acquisto grazie a piattaforme web e digitali ma anche nella successiva fase di soggiorno e dopo il viaggio, continuando a scambiare feed e sensazioni, dell’esperienza vissuta, attraverso i social.

La necessità di accelerare il processo di introduzione di nuove competenze digitali nel settore dell’ospitalità è urgenza per il comparto, che vuole crescere dopo l’emergenza sanitaria, con la conseguenza di dover formare gli operatori adattando le proprie conoscenze alle prospettive e competenze del digitale nel turismo.

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