Il 34% degli Italiani non ha mai usato Internet, mentre il 54% di noi lo usa quotidianamente e soltanto il 12% ne fa un uso sporadico. Sono questi i numeri che emergono dalla ricerca Eurostat che indaga l’uso della rete in Europa dove scopriamo che, in media, il 62% delle persone usa internet ed i suoi servizi in maniera assidua.
Nord Europa più tecnologico
I paesi in cui i cittadini usano quotidianamente ed in misura più estesa la rete sono la Danimarca (84%), i Paesi Bassi (83%), Lussemburgo (82%), Svezia (81%), Finlandia (80%) e Regno Unito (78%). Contemporaneamente, insieme all’Italia troviamo Romania, Bulgaria, Grecia, Portogallo, Polonia e Cipro tra i paesi dove circa un terzo della popolazione ignora completamente il web.
Ma il digital divide dipende anche dalla presenza (o assenza) di una connessione per l’accesso ad internet: in Italia si conta che soltanto il 69% delle famiglie abbia una connessione (il 68% una connessione a banda larga), una percentuale ben lontana da quella registrata in Islanda (rispettivamente 96% e 95%) o Paesi Bassi (95% e 87%).
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Internet e le istituzioni pubbliche
Ma il digital divide si sente anche quando si parla di istituzioni pubbliche il maggior numero di interazioni con le autorità ed i servizi pubblici tramite internet si registra in Danimarca (85%), Paesi Bassi (79%), Svezia (78%), Finlandia (69%), Francia (60%), Lussemburgo (56%), Austria (54%) e Slovenia (52%).
In Italia il numero di individui che interagiscono con le istituzioni tramite internet scende al 21% di cui:
- il 27% usa la rete per la dichiarazione dei redditi,
- il 15% e il 13% rispettivamente per la richiesta di documenti personali e benefici sociali
- il 21% per l’iscrizione a corsi di istruzione superiore e università.
Curiosi di sapere cosa fanno gli italiani su internet? Lo Zeitgeist di Google nel 2013 ci racconta i retroscena, i timori e le curiosità degli italiani davanti al motore di ricerca.
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