Differenza sequestro e confisca: cosa sono e quando servono

Isabella Policarpio

16 Ottobre 2019 - 17:04

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Sequestro e confisca non sono la stessa cosa. Qual è la differenza tra loro? Vediamo cosa sono, cosa li accomuna e cosa invece li differenzia.

Differenza sequestro e confisca: cosa sono e quando servono

Differenza tra sequestro e confisca, qual è esattamente?
Ad un’analisi superficiale, sequestro e confisca potrebbero sembrare la stessa cosa. Ma si tratta di un errore.

In realtà i due istituti si differenziano per finalità e durata: il sequestro è una misura cautelare e provvisoria mentre la confisca è una pena accessoria definitiva.

Facile cadere in errore perché l’effetto pratico dell’uno e dell’altro è la sottrazione del bene dalla disponibilità del proprietario. In alcuni casi inoltre il sequestro può trasformarsi in confisca, ma mai il contrario.

Vediamo nel dettaglio tutte le differenze.

Cos’è il sequestro: la disciplina

Il sequestro dei beni è una misura cautelare che serve come garanzia patrimoniale quando il proprietario è accusato di un reato. Si applica sia in ambito civile che penale nell’attesa che il giudice emetta la sentenza definitiva. Detto in altre parole, il sequestro serve ad evitare che l’imputato continui ad utilizzare il bene o che lo distrugga o deteriori.

Il sequestro in campo civile spesso non si manifesta nella sottrazione materiale del bene o dell’immobile: la cosa viene lasciata nella disponibilità e in custodia del proprietario ma sono invalidi tutti gli atti di disposizione presso terzi, ad esempio le vendite.

Nell’ambito penale, invece, il sequestro può essere di diversi tipi in base alla funzione:

  • probatorio, quando il bene è il corpo del reato e viene sequestrato in vista del processo dove servirà come prova;
  • conservativo, serve a garantire che il bene non venga alienato e che mantenga le condizioni originarie;
  • preventivo, quando c’è il rischio che il proprietario possa continuare a delinquere grazie al bene o aggravare le circostanze già esistenti.

Confisca, cos’è e come funziona

A differenza del sequestro, la confisca è una misura definitiva. In pratica consiste nella sottrazione di determinati beni dalla disponibilità del proprietario senza che si possa sperare in una futura restituzione.

La confisca interessa beni che hanno un collegamento con un reato, sono frutto di un profitto illecito o sono il mezzo per reiterare e commettere nuovi illeciti. I beni confiscati non vengono più restituiti: o sono acquistati dallo Stato oppure vengono distrutti.

Se il bene da confiscare non è più nella disponibilità del proprietario, perché perso, alienato o distrutto, lo Stato provvederà a confiscare altri beni di proprietà per il valore corrispondente al bene che si sarebbe dovuto confiscare.

Differenza tra sequestro e confisca

Quello che differenzia il sequestro dalla confisca è l’aspetto temporale. La prima è temporanea mentre la seconda è definitiva. Il sequestro è una misura cautelare in attesa della decisione definitiva del giudice, la confisca invece è una pena accessoria nel caso in cui venga confermata la colpevolezza dell’imputato.

Può il sequestro diventare confisca?

Come abbiamo visto, sequestro e confisca dei beni non sono uguali. Può accadere che il sequestro, per sua natura temporaneo, si trasformi in confisca, divenendo definitivo.

Questo accade dopo la sentenza di condanna: infatti prima della pronuncia definitiva il bene di derivazione illecita viene sequestrato e tolto dalla disponibilità del proprietario, se il giudice emette sentenza di condanna, invece, la misura diventa definitiva e si tramuta in confisca. Significa che il bene o i beni saranno sottratti definitivamente in favore dello Stato.

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