Diesel-gate, l’AD di Volkswagen Italia al Senato: nessun taglio agli investimenti

Francesco Lucchetti

15 Ottobre 2015 - 10:10

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Massimo Nordio di fronte alle commissioni parlamentari minimizza sul numero dei motori coinvolti dallo scandalo del Diesel-gate e rassicura: nessun taglio agli investimenti da Volkswagen Italia.

Diesel-gate, l’AD di Volkswagen Italia al Senato: nessun taglio agli investimenti

Il caso Volkswagen continua a far discutere e sul diesel gate il Parlamento italiano vuole vederci chiaro: Massimo Nordio, l’amministratore delegato di Volkswagen Italia, è stato accolto in udienza appena ieri dalle commissioni ambiente e industria al Senato per fare il punto della situazione e illustrare i rischi nello stivale.

Proprietaria in Italia dei marchi Lamborghini, Ducati e Italdesign Giugiaro, Volkswagen aveva annunciato lo scorso anno che avrebbe investito circa 900 milioni di euro nel nostro Paese e il polverone sollevatosi dopo lo scandalo delle emissioni inquinanti ha fatto temere il peggio per l’industria italiana.

Scandalo Volkswagen: le auto coinvolte in Italia

La domanda è cogente e l’AD Massimo Nordio minimizza, comunicando che il numero delle automobili sospese dalla vendita in via cautelativa non supera le 1300 unità e che l’episodio riguarda i soli motori euro 5, mentre non ci sarebbero problemi per gli euro 6.

“Se oggi si va in una concessionaria si trova una presenza numericamente bassissima di veicoli euro 5 [...] la stragrande maggioranza sono euro 6”

Peccato che gli euro 5 in circolazione in Italia siano oltre 648 mila e tutti, fa sapere il Ministro dei Trasporti Graziano Delrio, saranno richiamati nelle officine per essere rimessi a norma.

Vedi anche: Volkswagen: sospesi in via cautelativa 1300 veicoli in Italia

Massimo Nordio rassicura: nessun taglio in Italia

L’amministratore delegato Massimo Nordio ha voluto rassicurare le commissioni parlamentari italiane. Volkswagen ha annunciato che ridurrà i suoi investimenti di circa un miliardo di euro l’anno per coprire i costi derivanti dal Diesel gate, ma questi tagli non riguarderanno il nostro Paese.

“A fronte di notizie che potete aver visto ieri di annunci relativi a ridimensionamenti di investimenti a seguito di questa situazione, dico che questo non toccherà il piano di investimenti previsto per l’Italia”.

Nessuna ripercussione in vista sugli investimenti in Italia, a quanto pare. L’azienda di Wolfsburg mette in moto, all’interno dei nostri confini, circa 11 mila lavoratori tra dipendenti e concessionarie e intorno ai 1500 fornitori: questo basta a spiegare le preoccupazioni del Parlamento italiano per l’economia nostrana.

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