Detrazioni Irpef, ipotesi tagli in base al reddito

Valentina Brazioli

19 Gennaio 2014 - 12:18

Detrazioni Irpef, il cantiere è ancora aperto. Il Governo sarebbe infatti al lavoro per evitare i tagli lineari previsti dalla legge di Stabilità, pronti a scattare il 31 gennaio. Che cosa succederà? Scopriamolo insieme.

Detrazioni Irpef, ipotesi tagli in base al reddito

Detrazioni Irpef, torniamo a occuparci del problema a pochi giorni di distanza dagli ultimi aggiornamenti in merito. Il Governo, infatti, secondo quanto riporta il Sole 24 Ore oggi in edicola, sarebbe al lavoro su un’ipotesi alternativa a quella, temuta, dei tagli lineari. I dubbi in merito, però, sono ancora tanti e i tempi si fanno sempre più stretti: in mancanza di un provvedimento di riordino delle aliquote, infatti, la tagliola scatterà già il prossimo 31 gennaio.

I tagli previsti dalla legge di Stabilità

Ma facciamo innanzitutto un piccolo passo indietro: da dove nasce questa necessità di dare un colpo di forbici agli sconti fiscali? Ovviamente dalla madre di tutti i provvedimenti relativi alle esigenze di finanza statale: la legge di Stabilità, varata appena lo scorso dicembre. La ratio del dispositivo è semplice: alleggerendo gli sconti fiscali destinati ai cittadini già da quest’anno, infatti, lo Stato riuscirà a recuperare la considerevole somma di quasi mezzo miliardo di euro (per l’esattezza 488,4 milioni)..

Ipotesi taglio sconti fiscali in base al reddito

Tuttavia, secondo quanto emerge in queste ore, il Governo si sarebbe persuaso a dare il via alla mannaia dei tagli lineari solo come ultima ipotesi e, tra le alternative maggiormente prese in considerazione, spunterebbe proprio la possibilità di tagliare, sì, ma in base al reddito.

La soluzione, secondo quanto anticipato dal Sole 24 Ore, infatti, sarebbe quella di mantenere le detrazioni al 19 per cento per chi dichiara un reddito fino a 30 mila euro, riducendole al 18 per cento per chi si colloca nella fascia reddituale tra i 30 mila e i 60 mila euro, arrivando al 17 per cento solo per chi supera la soglia dei 60 mila euro. Un intervento che servirebbe a evitare un ulteriore aumento della pressione fiscale a carico di ben 14 milioni di italiani, ma che presenta alcune zone d’ombra.

La praticabilità dell’ipotesi reddituale

Se infatti è sicuramente apprezzabile l’intento di preservare un minimo di progressività negli sconti fiscali, i dubbi dei tecnici governativi sono tutti incentrati sull’effettiva cantierabilità della proposta: i problemi, come sempre, sono rappresentati dai freddi numeri. Sugli oltre 19 milioni di italiani che usufruiscono delle detrazioni Irpef, infatti, ben 15 milioni dichiarano al Fisco fino a 30 mila euro. Cifre che renderebbero davvero molto difficile il raggiungimento del famoso mezzo miliardo di euro previsto dalla legge di Stabilità.

Altre ipotesi sul tavolo

Ma quali sono le alternative? Non moltissime, a dire il vero: sul tavolo rimane comunque la pistola fumante rappresentata dai tagli capestro, per quanto l’esecutivo sia restio a utilizzarla. Resterebbe, inoltre, la possibilità di procedere a un taglio selettivo degli sconti fiscali, ma l’attuale Governo non si è dimostrato spesso capace di decisioni forti, anche a costo di scontentare determinate categorie o fasce sociali, e sembrerebbe quindi al momento un’opzione poco plausibile.

Accesso completo a tutti gli articoli di Money.it

A partire da
€ 9.90 al mese

Abbonati ora

Iscriviti a Money.it