Il Decreto Natale non cancella il DPCM del 3 dicembre: i chiarimenti necessari

Antonio Cosenza

20/12/2020

21/12/2020 - 17:59

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Attenzione: il Decreto Natale non cancella il DPCM del 3 dicembre. Le restrizioni introdotte dai due provvedimenti si completano.

Il Decreto Natale non cancella il DPCM del 3 dicembre: i chiarimenti necessari

C’è un fattore del Decreto Natale che pochi hanno capito ma che è importante sottolineare perché senza di questo è impossibile capire cosa si può fare e cosa no durante le feste.

Nel dettaglio, è importante capire che il Decreto Natale appena approvato non va a sostituire le restrizioni introdotte dal precedente DPCM del 3 dicembre, ma le va ad aggiungere. Questo significa, ad esempio, che permane la variazione dell’orario del coprifuoco a Capodanno; inoltre, già da oggi si applica il divieto di spostamenti tra Regioni anche nelle zone dell’area gialla.

Approfondiamo questo aspetto vedendo in che modo il DPCM del 3 dicembre è comunque compatibile con il Decreto Natale e in che modo - dal combinato disposto di questi due provvedimenti - quelle che ci prepariamo a passare saranno delle festività così diverse dagli anni scorsi.

DPCM del 3 dicembre: cosa ha previsto?

Facciamo un passo indietro ricordando quali sono i punti salienti del DPCM del 3 dicembre - che resterà comunque in vigore fino al 14 gennaio - e come questi andranno a limitare i festeggiamenti di Natale:

  • Divieto di spostamento tra Regioni nel periodo che va dal 21 dicembre al 6 gennaio;
  • il 31 dicembre coprifuoco variato: sarà dalle 22:00 alle 07:00 del giorno successivo (anziché alle 05:00).

Ebbene, queste regole persistono nonostante quanto disposto dal Decreto Natale. Vediamo, quindi, cosa significa questo e in che modo il DPCM del 3 dicembre andrà ad incidere su quello approvato il 18 dicembre.

Decreto Natale: come leggerlo congiuntamente al DPCM del 3 dicembre

Il Decreto Natale firmato dalla Presidenza del Consiglio il giorno 18 dicembre stabilisce che per tutto il periodo che va dal 24 dicembre al 6 gennaio tutta Italia sarà zona rossa nei giorni festivi e prefestivi, mentre nei giorni feriali sarà zona arancione.

Questo significa, quindi, divieto di spostarsi in un’altra Regione (divieto che ricordiamo vale sia per le zone rosse che per quelle arancioni). Nei giorni precedenti, invece, le Regioni manterranno il colore previsto dalle ordinanze del Ministero della Salute: nella maggior parte dei casi, quindi, l’Italia sarà zona gialla.

Con questo, però, non significa che il divieto di spostamenti tra Regioni scatterà solamente il 24 dicembre. Come ricordato in precedenza, infatti, non viene meno quanto disposto dal DPCM del 3 dicembre: di conseguenza, già da domani non ci si potrà spostare liberamente da e verso un’altra Regione, neppure se di area gialla.

Dal 24 al 6 gennaio, però, essendo l’Italia zona arancione o rossa, scatterà anche il divieto di spostamenti tra Comuni. È possibile, secondo quanto disposto dal Decreto Natale, spostarsi per andare verso un’altra abitazione privata, in non più di due persone.

Ma questa deroga non si potrà applicare per gli orari del coprifuoco. Non si potrà, infatti, andare a trovare altre persone nella fascia oraria 22:00-05:00. E resta salva la novità sul coprifuoco prevista dal DPCM del 3 dicembre: nella notte tra il 31 dicembre e il 1° gennaio questo terminerà alle 07:00 anziché alle 05:00.

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