Fatturazione elettronica: dal 31 marzo obbligo verso tutta la Pubblica Amministrazione

Federico Migliorini

30 Gennaio 2015 - 13:59

Dal 31 marzo si completa l’iter di applicazione della fattura elettronica verso la P.A., anche per Regioni, Provincie e Comuni. L’impatto sarà molto rilevante anche per i fornitori della Pubblica Amministrazione, chiamati a modificare l’intero processo gestionale di fatturazione.

Fatturazione elettronica: dal 31 marzo obbligo verso tutta la Pubblica Amministrazione

Dal prossimo 31 marzo 2015 prenderà il via la fatturazione elettronica nei confronti di tutte le pubbliche amministrazioni: dopo la prima fase di avvio che ha riguardato, dallo scorso giugno 2014, solamente gli enti ministeriali, anche le agenzie fiscali e gli enti di previdenza inizieranno a ricevere le fatture esclusivamente nel formato elettronico.

Si stima che prossimi destinatari dei flussi elettronici di fatturazione saranno infatti circa 20.000 enti, tra cui tutte le amministrazioni locali quali Regioni, Province e Comuni per un totale di 35.000 uffici destinatari.

La normativa e gli obiettivi
L’obbligo di applicazione della fattura elettronica disciplinato dall’articolo 1, commi 209/214 della Legge n. 244/2007 e poi regolamentato dal D.M. n. 55 del 3 aprile 2013, finirà per completarsi tra pochi mesi, realizzando quegli obiettivi di semplificazione dei procedimenti di registrazione delle operazioni imponibili, di gestione dei dati in forma aggregata ed integrazione nei sistemi di monitoraggio della finanza pubblica.

Obiettivi che consentiranno a tutta la pubblica amministrazione di ottenere non solo risparmi economici nei processi di gestione (si pensi al solo risparmio della carta), ma anche la disponibilità di una mole enorme di dati, in forma strutturata, elaborabili in via automatica.

La fattura elettronica costituisce nei fatti un’opportunità da cogliere per riorganizzare, ove necessario, processi amministrativi e contabili interni alle amministrazioni. Le pubbliche amministrazioni sono infatti chiamate ad intervenire nelle proprie strutture non tanto e non solo a livello informatico soprattutto a livello organizzativo secondo linee guida definite in ragione della maggiore o minore complessità della organizzazione ricevente.

Gli enti della P.A. e i fornitori interessati alla fattura elettronica
Tra le pubbliche amministrazioni destinatarie di fatture elettroniche sono ricompresi tutti i soggetti anche autonomi che, ai sensi dell’articolo 1, comma 2 della Legge n. 196/2009, concorrono al perseguimento degli obiettivi di finanza pubblica definiti in ambito nazionale e che sono inseriti nel conto economico consolidato ed individuati entro settembre di ciascun anno nell’apposito elenco pubblicato dall’Istat.

L’elenco è abbastanza corposo ricomprendendo non solo amministrazioni centrali quali organi costituzionali e di rilievo costituzionale, come la presidenza del Consiglio dei ministri, ministeri e agenzie fiscali, ecc.
Secondo le stime effettuate i fornitori delle pubbliche amministrazioni, dovrebbero essere circa due milioni, con un volume totale di fatture inviate di circa 60 milioni di euro annui.

La P.A. pagherà soltanto le fatture emesse nel formato elettronico
Inoltre, è bene ricordare che le pubbliche amministrazioni potranno procedere al pagamento, nemmeno parziale, delle sole fatture trasmesse in formato elettronico, per questo motivo non potranno più accettare fatture che non siano trasmesse in questo formato (pena il mancato pagamento del fornitore).

Anche tutti i fornitori, di conseguenza dovranno gestire il proprio processo di fatturazione esclusivamente in modalità elettronica, e dovranno porre particolare attenzione anche alla modalità di conservazione delle fatture, che dovrà analogamente essere effettuata sempre in formato elettronico.

Accesso completo a tutti gli articoli di Money.it

A partire da
€ 9.90 al mese

Abbonati ora

Iscriviti a Money.it