La crisi non risparmia nessuno, neanche i super ricchi. Sicuramente non moriranno di fame o non dovranno cercare qualche escamotage per arrivare a fine mese, ma anche loro, i potenti del mondo, cominciano a preoccuparsi seriamente per quello che sta accadendo in tutto il pianeta.
Chi ha soldi, ne vuole sempre di più e quando li perde, non cì sta. È cosa risaputa, ma stavolta i numeri bacchettanno anche i Paperoni internazionali: secondo il Bloomberg Billionaires Index infatti, l’indice che calcola l’ammontare della ricchezza nel mondo, solo negli ultimi sette giorni, i 200 uomini più ricchi della terra hanno visto andare in fumo 14 miliardi di dollari. Una cifra stratosferica che crea ancora più sgomento se si pensa al breve arco di tempo in cui è andata persa.
Insomma anche i ricchi piangono e a quanto pare, le lacrime sono davvero amare.
Andiamo a vedere allora chi (ma soprattutto quanto) ha perso di più nel corso dell’ultimo periodo, a causa della crisi.
Chi ha perso di più?
1) Se Bill Gates sorride a causa del suo ritorno nel 2013 sul gradino più alto del podio riguardante la classifica degli uomini più ricchi del mondo, lo stesso non si può dire di chi si trova al secondo posto.
Lui è Carlos Slim, tycoon di origine libanese e uomo più potente di tutto il Messico, nonché proprietario di America Movil, il più grande operatore telefonico americano. Il multimiliardario possiede anche interessi in grandi banche come (Inbursa) e industrie minerarie del calibro di (Minera Frisco).
Ebbene, secondo Bloomberg, Slim avrebbe ceduto, da gennaio ad oggi, ben 8,3 miliardi di dollari, l’11,1% del suo patrimonio per intenderci. America Movil infatti, nel corso dell’ultimo periodo ha perso parecchio terreno e le sue azioni sarebbero calate del 14%, causando perdite ingenti al suo proprietario.
2) 5 miliardi di dollari sarebbe invece l’ammontare della cifra persa dalla vedova d’oro Iris Fontobona. 49ma nella classifica di Bloomberg, deve la sua fortuna al defunto marito, Andronico Luksic, paperone cileno di origine croata.
La donna controlla attualmente il 65% Antofagasta, conosciutissimo produttore di materie prime e di rame in primis, ma possiede anche anche il Banco de Chile. Negli ultimi mesi un quarto del suo patrimonio è letteralmente andato in fumo.
3) Sponstandoci dall’altra parte del mondo e arrivando in Cina troviamo Cheng Yu Tung, 41mo uomo più ricco del mondo che, a causa del crollo in borsa di una delle sue controllate, la New World Development Co, avrebbe perso un quinto della sua fortuna. In numeri? 4,2 miliardi di dollari.
4) Al quarto posto troviamo Vladimir Lisin, magnate russo dell’acciaio. In meno di sei mesi ha visto volare via un quinto della sua ricchezza a causa delle ingenti perdite subite dalla Novolipetsk Steel, che ha quasi dimezzato la sua capitalizzazione all’interno della listino londinese.
Poco male, Lisin ha di che consolarsi grazie alla United Cargo Logistics Holding, leader in Russia nel settore dei trasporti.
5)Tanti soldi in fumo anche per il magnate indiano Lakhsmi Mittal, il più grande produttore di acciaio al mondo: 3,6 miliardi dollari per la precisione. Dopo aver perso il 20% del proprio valore in borsa e aver subito una pesante razionalizzazione dei costi, la AncelorMittal, non ha ancora superato il suo momento di crisi.
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