Covered warrant: cosa sono e come funzionano

Ufficio Studi Money.it

23 Maggio 2019 - 09:23

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Cosa sono i covered warrant? Guida completa all’utilizzo di questi strumenti finanziari derivati utilizzati per finalità prevalentemente di trading ma anche di copertura del portafoglio.

Covered warrant: cosa sono e come funzionano

I covered warrant sono strumenti finanziari derivati che incorporano il diritto di acquistare (call) o vendere (put) un’attività finanziaria sottostante ad un certo prezzo (strike o prezzo di esercizio) in una data determinata o entro un certo periodo di tempo.

Grazie al meccanismo della leva finanziaria intrinseca nella loro costruzione, i covered warrant (cw) sono strumenti molto popolari fra i trader che li utilizzano per finalità prevalentemente di trading, ossia cercano di operare sui movimenti di breve e brevissimo dell’attività finanziaria sottostante traendo beneficio dall’effetto leva che permette di amplificare le oscillazioni del sottostante stesso.

Oggi in Italia le principali piazze di scambio dove è possibile negoziare covered warrant sono Borsa Italiana (segmento SeDeX MTF) ed EuroTLX (segmento Cert-X).

Cosa sono i covered warrant

Abbiamo visto che i covered warrant sono una particolare categoria di strumento finanziario derivato che può essere negoziato all’interno di una Borsa regolamentata.

La definizione di “derivato” viene data in quanto questi prodotti derivano il loro prezzo da un’altra attività sottostante, sia essa un indice azionario, una o più azioni, materie prime, cambi valutari.

Esistono due versioni di covered warrant, distinte in base al tipo di diritto che l’investitore assume quando le negozia:

  • i covered warrant call attribuiscono all’acquirente il diritto di acquistare un’attività finanziaria sottostante ad un certo prezzo (strike o prezzo di esercizio);
  • i covered warrant put attribuiscono all’acquirente il diritto di vendere un’attività finanziaria sottostante ad un certo prezzo (strike o prezzo di esercizio).

    Un’altra variabile di differenziazione fra i diversi tipi di covered warrant è la data di osservazione finale del diritto, call o put che sia. Se questo può essere esercitato dall’investitore in una data determinata, ad esempio a scadenza, il cw è detto di stile europeo; se il diritto può essere esercitato entro un certo periodo di tempo il prodotto si dice di stile americano.

Le finalità operative dei covered warrant

Come abbiamo osservato, essendo strumenti finanziari negoziati in Borse regolamentate i covered warrant si prestano all’attività di trading online, coerentemente con le aspettative di movimento del prezzo dell’attività cui lo strumento finanziario fa riferimento.

Le finalità operative di un covered warrant, pertanto, possono essere di due matrici: rialziste o ribassiste. A fronte di aspettativa rialziste su di un determinato sottostante l’investitore punterà su un Covered Warrant Call; a fronte di aspettative di un ribasso del prezzo del sottostante, l’investitore si posiziona su un Covered Warrant Put.

Approfondiamo ora due degli aspetti più interessanti dei covered warrant, ossia l’effetto leva e la possibilità di utilizzarli per finalità di copertura di un portafoglio di più asset.

Covered warrant ed effetto leva

Grazie all’effetto leva incorporato nei covered warrant le performance dell’attività finanziaria sottostante possono differire in maniera sensibile da quelle dello strumento. Infatti il valore del covered warrant amplifica le oscillazioni di prezzo dell’attività a cui è legato. A fronte della possibilità di ottenere maggiori guadagni, i rischi di perdite sono quindi amplificati.

Per questo motivo i covered warrant possono essere ammessi a negoziazione se, e solo se, questi sono emessi da una società subordinata alla vigilanza prudenziale della Banca d’Italia.

Covered warrant e coperture di portafoglio

I covered warrant possono essere impiegati per costruire efficaci strategie di copertura di un portafoglio. In sostanza, con i cw put l’investitore può coprirsi dal rischio di nuovi ribassi di attività già presenti in portafoglio in modo tale da compensare le perdite derivanti dai ribassi del sottostante che deteneva prima. Qualora infatti l’andamento negativo dei corsi delle azioni in portafoglio si verifichi, lo strumento in questione acquisterà valore compensando le perdite registrate dagli altri asset.

Il valore intrinseco dei covered warrant

Il valore intrinseco dei covered warrant è quel valore positivo che l’investitore riceverebbe in caso di esercizio immediato del cw.

Questo corrisponde alla differenza tra il valore dell’attività sottostante e il prezzo di esercizio per i covered warrant call. Per i covered warrant put il valore intrinseco si otterrà sottraendo al prezzo di esercizio il valore dell’attività sottostante. Entrambe le formule vanno divise per la ’parità’, ossia il numero di CW necessari per controllare una unità del sottostante.

L’esercizio dei covered warrant

Covered warrant call

Per i covered warrant call, se il valore del sottostante è maggiore del prezzo di esercizio, lo strumento viene detto “in the money”. Qualora un investitore eserciti un covered warrant call che si trovi «in the money» esso otterrà un profitto calcolato con questa formula: (valore del sottostante-Prezzo di esercizio)/(parità x tasso di cambio) – premio.

Se invece il valore del sottostante è minore rispetto al prezzo di esercizio del cw, il prodotto è detto “out of the money”, ossia il suo esercizio provocherebbe una perdita all’investitore che la detiene.

Quando valore del sottostante e prezzo di esercizio coincidono il covered warrant è detto “at the money” e il suo esercizio è neutrale per l’investitore.

Covered warrant put

Nel caso di covered warrant put, se il valore del sottostante è minore al prezzo di esercizio, lo strumento viene detto “in the money” e l’investitore beneficerà di un profitto calcolato in questo modo: (Prezzo di Esercizio - valore del sottostante) / (parità x tasso di cambio) – premio.

Se invece il valore del sottostante è maggiore al prezzo di esercizio, il cw è detto “out of the money” e l’investitore che lo esercita perderà un importo pari al premio pagato per l’acquisto dello strumento.

Come nel caso di un covered warrant call, quando valore del sottostante e prezzo di esercizio coincidono il covered warrant è detto “at the money” e il suo esercizio è neutrale per l’investitore.

Il prezzo dei covered warrant e le “greche”

Il valore di un covered warrant si basa su cinque fattori:

  • il prezzo del sottostante;
  • la volatilità del sottostante;
  • il tempo che rimane alla scadenza;
  • il tasso di interesse “free risk”;
  • i dividendi attesi.

Quando varia uno di questi fattori, il prezzo dello strumento cambia. Per comprendere la misura della variazione si dovranno osservare le cosiddette greche, ossia indicatori di sensitività del prezzo del covered warrant rispetto ai parametri citati prima. Ecco le principali «greche» da tenere in considerazione quando si valuta un covered warrant:

Variabilecovered warrant callcovered warrant putGreche
Prezzo sottostante Delta
Vita residua Theta
Tasso di interesse Rho
Dividendo atteso Phi
Volatilità Vega

Covered warrant e prezzo del sottostante (Delta)

I movimenti del prezzo dell’attività finanziaria rispetto al prezzo di esercizio influenzano inevitabilmente sul valore di un covered warrant. Per questo è importante valutare come e di quanto il prezzo del sottostante si muove rispetto allo strike price. La greca Delta indica, a parità degli altri fattori di mercato, quanto varia il prezzo del covered warrant quando il valore del sottostante varia di una unità.

Il Delta è un numero compreso tra 0 e 1 per le call e tra 0 e –1 per le put ed esrpime la probabilità che a scadenza il covered warrant finisca “in the money”. Di conseguenza il covered warrant il cui prezzo dell’attività sottostante è molto prossimo allo strike (cosiddetto “at the money”) ha un Delta molto vicino a 0,5, quello “deep out of the money” ha un delta prossimo a 0, quello “deep in the money” ha un delta molto vicino ad 1.

Covered warrant ed effetto tempo (Theta)

Il trascorrere del tempo influisce in maniera negativa sul valore di un covered warrant. Questo effetto è detto “decadimento temporale” (time decay) ed è sintetizzato dalla variabile Theta. Se l’estinzione di un covered warrant è lontana nel tempo, le probabilità che lo strumento, sia esso call o put, possa avere a scadenza un importo di liquidazione positivo (in the money) sono maggiori. Pertanto con il passare dei giorni il prezzo di un covered warrant, a parità di tutte le altre condizioni, si riduce per l’effetto del “decadimento temporale” che riduce le probabilità di ottenere un profitto.

Covered warrant e tassi d’interesse (Rho)

Il valore di un covered warrant muta anche con il variare dei tassi d’interesse risk-free di mercato. La variabile Rho indica le modalità in cui varia il valore del covered warrant rispetto al variare dei tassi di interesse e quindi del costo del finanziamento. Questo parametro è in valore assoluto di molto inferiore al Delta e al Vega.

Covered warrant e dividendi (Phi)

Il prezzo di un covered warrant subisce variazioni anche per effetto dei dividendi distribuiti dall’azione o dall’indice sottostante. La variabile greca Phi indica come varia il valore del covered warrant rispetto al variare delle attese relative allo stacco di dividendi che opererà il sottostante durante la vita del covered warrant. Vale la stessa considerazione, relativamente al valore del parametro, fatta per il Rho.

Covered warrant e volatilità (Vega)

La volatilità dell’attività finanziaria sottostante ha un effetto proporzionalmente diretto sul covered warrant. Se il sottostante è molto volatile le probabilità che lo strumento, sia esso call che put, possa avere a scadenza un importo di liquidazione positivo (in the money) sono maggiori. Queste probabilità sono sintetizzate nella variabile Vega. Quindi alta volatilità, a parità di altre condizioni, implica un prezzo da pagare per l’acquisto di un covered warrant più alto. Di conseguenza può accadere che a parità di valore del sottostante il covered warrant perda valore in corrispondenza di una diminuzione delle aspettative di volatilità del sottostante.
Il grafico del Vega ha una forma di campana, con il picco in corrispondenza di un valore del sottostante prossimo allo strike (“at the money”). Questo parametro è sempre positivo, ma assume un valore prossimo a zero se il covered è “deep in the money” oppure “deep out of the money”.

Covered warrant: i termini chiave per capire l’investimento

Quando un investitore sta valutando se ed eventualmente quali covered warrant acquistare, i termini cui deve fare particolare attenzione prima di procedere all’acquisto o alla vendita sono i seguenti.

Terminologia generica di strumenti finanziari derivati:

  • ISIN: ossia il codice alfanumerico che identifica in modo univoco un’attività finanziaria;
  • Tipo strumento: ossia se un covered warrant Call o Put;
  • Mercato di quotazione: ossia il mercato dove lo strumento finanziario è quotato. Oggi in Italia i cw possono essere trattati sul segmento SeDeX di Borsa Italiana o sul Cert-X di EuroTLX;
  • Scadenza: ossia il giorno in cui l’emittente fa la rilevazione finale del valore del sottostante e in base al pay-off risultante liquida gli investitori che ancora detengono in portafoglio il covered warrant;
  • Ultimo giorno di negoziazione: ossia l’ultimo giorno in cui il cw è negoziabile liberamente sul mercato dove lo strumento è quotato;
  • Sottostante: ossia l’attività finanziaria che determina il prezzo, e dunque la performance, del covered warrant;
  • Livello Strike: ossia il prezzo d’esercizio del covered warrant con cui deve essere confrontato il valore corrente del sottostante per determinare il valore dello strumento;
  • Multiplo: quantità del sottostante controllata da un singolo covered warrant;
  • Parità: quantità di covered warrant necessaria per acquistare un’unità del sottostante;
  • Leva finanziaria: ossia il moltiplicatore delle performance positive o negative del sottostante applicato ai prezzi del covered warrant;

Terminologia tecnica riferita a covered warrant ed opzioni:

  • At the Money: definizione del covered warrant la cui attività finanziaria sottostante quota ad un valore corrente esattamente uguale allo strike;
  • Call: diritto ad acquistare l’attività finanziaria sottostante;
  • Deep in the money: definizione del covered warrant call con valore corrente del sottostante molto superiore allo strike, e del covered warrant put con valore corrente del sottostante molto inferiore dello strike;
  • Deep out of the money: definizione del covered warrant call con valore del sottostante molto inferiore allo strike, e del covered warrant put con valore del sottostante molto superiore allo strike;
  • In the money: definizione del covered warrant call la cui attività finanziaria sottostante quota ad un valore corrente superiore allo strike, e del covered warrant put la cui attività finanziaria quota ad un valore corrente minore dello strike;
  • Out of the money: definizione del covered warrant call la cui attività finanziaria sottostante quota ad un valore inferiore allo strike, e del covered warrant put la cui attività finanziaria sottostante quota ad un valore superiore allo strike;
  • Premio: prezzo da corrispondere per acquistare un covered warrant, sia esso call oppure put;
  • Put: diritto di vendere l’attività finanziaria sottostante;
  • Strike Price: prezzo al quale è possibile esercitare il diritto di acquisto (call) o vendita (put);
  • Underlying: attività finanziaria sottostante. Può essere un indice, un’azione, una materia prima o una valuta;
  • Valore intrinseco: valore realizzabile in caso di esercizio immediato;
  • Valore temporale: probabilità che cresca il valore del sottostante;
  • Volatilità: misurazione dell’intensità delle oscillazioni dei prezzi dell’attività sottostante.

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