Cosa significa il simbolo della W rossa e cosa c’entra con i no-vax?

Giorgia Bonamoneta

13/08/2021

14/08/2021 - 10:42

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Cos’è il nuovo simbolo che si vede circolare in rete accanto a messaggi di spam contro la dittatura sanitaria? È la W rossa di un film, dei satanisti e il simbolo del nuovo complotto online.

Cosa significa il simbolo della W rossa e cosa c’entra con i no-vax?

C’è un simbolo, quello della W in rosso, che si sta diffondendo sul web.

Internet è un luogo ricco d’informazioni, nel quale - e con il quale - chiunque (o quasi) può raccontare sé stesso e informarsi sul resto del mondo. Le comunità virtuali, che hanno sostituito quelle reali, si sono fatte sempre più specifiche, targhetizzate, personalizzate.

Non è un fenomeno dai connotati semplici, non è tutto bianco o nero, positivo o negativo, ma con il “web” la rete di queste comunità si è fatta sempre più stretta e le idee al loro interno ne sono, per così dire, rimaste incastrate. In questi luoghi stretti, in queste casse di risonanza (ing: “echo chamber”) l’informazione sul vaccino si è polarizzata. L’informazione li ha chiamati “complottisti”, “cospirazionisti” e, ultimo ma non per importanza, “no vax”.

È in questa categoria che rientra il gruppo della “W rossa”. Solitamente sono account finti italiani, che prendono spunto da gruppi di “no vax” antigovernativi che credono di dover risvegliare gli altri da questa finta pandemiaorchestrata dall’alto”. Ma cosa significa davvero la “W rossa”? Addentriamoci nella teoria e nelle origini di questo gruppo.

W rossa contro la dittatura nazista? Cosa significa

Potrebbe capitare che qualcuno vi faccia vedere un gruppo Telegram con questo simbolo o con “V_V”. In questi gruppi, che purtroppo spesso hanno a che fare con la storia di QAnon - quella che immagina il mondo governato da pedosatanisti bevitori di adrenocromo estratto dai bambini e che ha come eroe Donald Trump - circolano articoli, numeri e informazioni finti o allarmistici.

Tutto gira intorno alla presunta dittatura sanitaria e al presunto governo nazista che imporrebbe il green pass e quindi il vaccino. Ieri come oggi queste persone stanno rispondendo a una crisi mondiale montando su una narrazione cospirazionista. Ma quindi, cosa significa questa “W rossa” che si vede nelle foto profilo di utenti che pubblicano messaggi spam sotto informazioni sul vaccino?

Origine della “V_V”

Lo hanno spiegato in un comunicato ufficiale sul sito Petizioni.com: la lettera W - dopo la già sfruttata Q - è presa dal film “V per vendetta”, che “narra la storia dell’instaurazione di una dittatura tramite una falsa pandemia, che è quello che sta accadendo ora”. La V raddoppiata starebbe per ri-vendicazione dei diritti. Almeno così scrivono loro.

E continuano spiegando che:

Il simbolo inizia il lavoro di contro manipolazione per svegliare le persone dall’ipnosi di massa a cui sono stati e sono sottoposti.

Sfogliando ancora i comunicati è possibile scorgere qui e là le stesse dichiarazioni dei q-anoniani, ovvero “Chi ci pensa ai bambini?”, “Non toccate i bambini” e “Noi lottiamo contro i nazisti” come nei migliori film di Indiana Jones.

Cosa fanno i membri?

Scherzi a parte, questi movimenti non sono del tutto innocui.

All’inizio furono sottovalutati anche negli Stati Uniti, ma dal 2016 (anno d’insediamento del presidente che ha cavalcato il movimento di QAnon, ovvero Donald Trump) i casi di sparatorie, incendi dolosi e attentati sotto la bandiera di Q sono davvero tanti. In altre sedi sono stati contati nell’ordine di decine. Lo stesso assalto al Campidoglio americano, avvenuto il 6 gennaio scorso, è frutto di questo gruppo.

In Italia i q-anoniani avevano raggiunto i 3 milioni di utenti la scorsa estate, ma in seguito si sono sviluppati ulteriori gruppi come i “no vax” che ne hanno allargato le fila. Oggi sono i “ViVi” ha fare da capofila.

Da settimane i post social che fanno riferimento al vaccino, alla ricerca, al green pass sono intasati da messaggi spam, copia-incolla, contro la dittatura sanitaria, l’oppressione e i nazisti.

Risveglio o manipolazione, il volere dei ViVi

Ecco uno dei messaggi tipo che gli account bot, finti e con la foto profilo ritraente la W rossa, pubblicano sotto gli stati a tema vaccino o green pass:

A tutti i collaborazionisti che sostengono il nazi green pass e a tutti quelli che negano che il nazi green pass sia un ritorno al nazismo [...]
Parlando di vaccini e nazi green pass vi riempite la bocca di parole come libertà, bene della collettività, dovere civico morale, ma le applicate tutte in violazione di diritti che sono già stati sanciti [...] Unitevi a noi ViVi!

I ViVi non credono nella pandemia, nelle morti da Covid-19 e ovviamente nei vaccini. Il riferimento al 5G è velato, a differenza del gruppo di Q-Anon, ma comunque il vaccino viene definito “inutile e dannoso”.

I no-vax sono i partigiani del nostro secolo, uomini coraggiosi che non hanno perso il senso di cosa è bene e di cosa è male [...]

La sede del gruppo ViVi è telegram

È su Telegram che i ViVi (unione dei nomi dei due protagonisti del film “V per vendetta”) reclutano i loro cosiddetti “guerrieri”. Uno di questi gruppi conta quasi 10.000 iscritti; altri sono più piccoli, dai 500 ai 2.000 iscritti, ma quando si uniscono nelle loro imprese di spam compulsivo riescono a raggiungere anche 100.000 contenuti, tra post e commenti sotto post altrui.

Come successe per Q-Anon, alla base di questi gruppi ci sono persone che cercano risposte semplici a tematiche complesse. L’umanità, una certa umanità più di un’altra, ha bisogno di grandi narrazioni nelle quali rispecchiarsi e quella dell’eroe partigiano contro i nazisti è una capace di “rendere onore” a chi sceglie di non vaccinarsi. In che altro modo giustificare tale paura o dubbio?

Intanto i giornali online e non si sono riempiti di racconti di ex no-vax pentiti che parlano dalla terapia intensiva. Anche questa che potrebbe essere una mera costatazione dell’andamento della pandemia - chi non si vaccina rischia di finire in ospedale o in terapia intensiva - è vista come un tentativo di screditare i no vax (gli eroi di questa storia) o vengono addirittura additate come finte.

Ecco cos’è la doppia W rossa e i ViVi che ne fanno parte. Per non cascare nel rabbit hole (“la tana del bianconiglio” nel quale finiva chi credeva nelle teorie di Q-Anon) si può iniziare a seguire gruppi e/o divulgatori scientifici, i giornali o telegiornali lontani da Facebook e dal suo algoritmo capace di creare delle camere d’eco chiuse nel quale determinate parole rimbalzano fino a diventare pericolose, come appunto “dittatura sanitaria”.

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