Cosa riaprirà dopo il 13 aprile? Ipotesi magazzini e qualche parco

Alessandro Cipolla

01/04/2020

01/09/2020 - 08:49

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Con le misure restrittive che saranno prorogate fino al 13 aprile, si inizia già a ragionare su cosa potrà riaprire dopo Pasqua: priorità alle aziende specie quelle della logistica, possibilità per i parchi che possono garantire la distanza di sicurezza.

Cosa riaprirà dopo il 13 aprile? Ipotesi magazzini e qualche parco

Adesso che come ha spiegato l’ISS in Italia è stato raggiunto il picco dei contagi, la parola d’ordine che circola tra i corridoi del governo è comunque prudenza visto che l’emergenza coronavirus è ancora ben lontana da essere terminata.

L’unica certezza al momento è che, come annunciato dal ministro Roberto Speranze, le misure restrittive in vigore verranno prorogate fino al 13 aprile, inglobando così le festività di Pasqua.

Logico però che si stia iniziando anche a ragionare sul capire cosa possa essere riaperto e cosa invece no dopo il 13 aprile, sempre che i numeri relativi al contagio da coronavirus continueranno a essere positivi come negli ultimi giorni.

Dopo Pasqua le aperture dovrebbero di conseguenza essere circoscritte soltanto a un numero limitato di aziende, dando la precedenza a quelle della logistica per smaltire così le giacenze di magazzino.

Coronavirus: cosa riaprirà dopo Pasqua?

Nonostante la prudenza che l’emergenza coronavirus rende indispensabile sempre mantenere, dalle parti del Ministero dello Sviluppo Economico si starebbe iniziando a preparare una lista delle aziende che potranno riprendere la loro attività produttiva dopo il 13 aprile.

Come riporta La Repubblica, l’idea sarebbe quella di “intervenire nella primissima fase soprattutto sulla logistica: sblocco delle commesse, spedizione di quanto giace in magazzino. È un modo per difendere alcune filiere del made in Italy: meccanica, ceramica, chimicae e aerospaziale”.

La riapertura però non dovrebbe interessare tutta l’Italia, ma ogni Regione dovrebbe avere un calendario differente in base alle curve di contagio. In generale l’intero processo di fine delle restrizioni sarà graduale e non omogeneo in tutto il Paese.

Possibile che già dopo Pasqua possano riaprire anche alcuni parchi, al momento tutti off limits, ma la cosa potrebbe riguardare soltanto quelli più grandi dove sarebbe possibile garantire il rispetto della distanza di sicurezza.

Per le restanti fabbriche, per gli uffici e per i negozi, si dovrà invece aspettare con ogni probabilità il 4 maggio, data questa che circola come il vero momento in cui in Italia si potrà tornare a una certa normalità dopo lo tsunami coronavirus.

Quello che appare certo è che gli ultimi ad aprire i battenti saranno i ristoranti, le palestre, le discoteche e i cinema, ovvero tutti quei luoghi dove è più complesso mantenere la distanza di sicurezza ed evitare grossi assembramenti di persone.

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