Cosa fare in caso di denuncia?

Isabella Policarpio

09/01/2019

09/01/2019 - 16:00

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Chi pensa di essere stato denunciato può chiedere conferma alla Procura della Repubblica dell’eventuale iscrizione nel registro dei reati. Se la risposta è positiva, consigliamo di rivolgersi al proprio avvocato.

Cosa fare in caso di denuncia?

Chi subisce una denuncia è esposto a diverse conseguenze, in base alla tipologia di reato contestato: se la denuncia riguarda un reato molto grave, la persona denunciata rischia l’arresto da parte delle Forze dell’Ordine, altrimenti non succede nulla fino a che il pubblico ministero non conclude le indagini.

Se pensi di essere stato denunciato o querelato (magari perché hai sentito circolare delle voci) ma non ne hai la certezza, puoi fare una specifica richiesta alla Procura della Repubblica e domandare se il tuo nome compare nel registro dei reati. Nel caso in cui la risposta fosse positiva, consigliamo di rivolgersi al più presto al proprio avvocato di fiducia.

Che cosa succede dopo una denuncia?

Quando una denuncia viene depositata in Questura, possono verificarsi due differenti esiti: se la denuncia è infondata il pubblico ministero ne chiede al giudice l’archiviazione, invece se il reato contestato risulta fondato il p.m. inizia a svolgere le indagini.

Nel primo caso, ovvero quando il fatto è infondato, spetta al giudice il compito di esprimersi sull’archiviazione o meno del fatto denunciato. Ci possono essere due esiti:

  • se il giudice accoglie la richiesta di archiviazione del p.m., la denuncia cade;
  • se il giudice rigetta l’archiviazione il pubblico ministero è tenuto a svolgere ulteriori indagini o a formulare il capo di imputazione per dare inizio al processo.

Conseguenze della denuncia

Riguardo alle conseguenze della denuncia non si può generalizzare, infatti esse dipendono dalla gravità del reato contestato. In pratica, se la denuncia riguarda un reato poco grave (cioè punito con la pena detentiva di 5 anni al massimo), la persona ne verrà a conoscenza solo alla conclusione delle indagini preliminari del p.m.: a questo punto la persona denunciata riceverà al proprio domicilio la notifica dell’avviso della conclusione delle indagini, dalla quale avrà inizio il processo penale.

Mentre, se la denuncia ha ad oggetto un reato più grave (ad esempio un omicidio colposo o volontario) il p.m. incaricato di compiere le indagini può chiedere al giudice di applicare al denunciato delle misure cautelari (cioè limitazioni della libertà personale) o di procedere all’arresto.

Precisiamo le indagini preliminari hanno una durata determinata - che non può superare i 6 mesi - prorogabili su richiesta del p.m. quando ci sono delle evidenti complessità. Invece per i delitti commessi con finalità terroristica, eversione dell’ordinamento costituzionale, fabbricazione o introduzione di armi da guerra, le indagini preliminari durano 1 anno, anche qui con la possibilità di chiedere una proroga al giudice delle indagini preliminari.

Sono stato denunciato: e adesso?

In linea generale, se qualcuno ti ha denunciato presso la Questura della Repubblica, non succede nulla finché il pubblico ministero non conclude le indagini preliminari; altrimenti rischi di subire un arresto o altre misure cautelari approvate dal giudice delle indagini preliminari.

Qualora ti fosse arrivata voce di aver subito una denuncia o una querela, la prima cosa da fare è chiedere alla Procura della Repubblica di verificare se il tuo nome compare nel registro dei reati e, se sì, accertare di quale reato si è accusati.

A questo punto la cosa migliore da fare è rivolgersi tempestivamente al proprio avvocato di fiducia, con il quale organizzare la difesa e porre in essere le contro-indagini, dove ce ne sia bisogno. Infatti, il Codice di Procedura Penale, consente anche all’avvocato di parte, e non solo al p.m., di compiere indagini ed investigazioni, che saranno poi rimesse alla valutazione del giudice.

Tuttavia, anche se hai la certezza di essere stato denunciato, non ti è concesso (e nemmeno al tuo avvocato) di prendere visione degli atti del pubblico ministero e monitorare lo svolgimento delle indagini preliminari, ma hai solo diritto di conoscere per quale reato sei stato indagato.

Argomenti

# Reato

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