UNESCO: cos’è e come funziona

Isabella Policarpio

28 Agosto 2021 - 17:21

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Cos’è l’UNESCO e perché è importante: vediamo che significa, di cosa si occupa e come valorizzare siti archeologici e monumenti.

UNESCO: cos’è e come funziona

Cos’è l’UNESCO, di cosa si occupa e quando è nata? Questa organizzazione internazionale ha come obiettivo quello di preservare e promuovere il patrimonio artistico-culturale su scala mondiale, materiale e immateriale, erogando fondi economici e promuovendo il turismo.

Fu fondata nel 1945, dopo la Seconda guerra mondiale, e ad oggi è sostenuta da oltre 200 Paesi, tra cui l’Italia (che detiene il record per maggior numero di siti UNESCO).

Ecco spiegato, in maniera semplice, come funziona.

Cos’è l’UNESCO?

Si tratta dell’organizzazione internazionale che promuove il sinergismo culturale, etnico ed artistico su scala mondiale, con progetti volti alla tutela dei diritti umani e al contrasto dei conflitti.

Il lavoro dell’UNESCO è incentrato sulla promozione dell’educazione scolastica, della scienza, del rispetto tra popoli di diversa etnia, religione e cultura, il tutto attraverso la valorizzazione del patrimonio artistico mondiale.

Cosa significa UNESCO?

La sigla UNESCO significa Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura (in inglese United Nations Educational, Scientific and Cultural Organization) ed indica l’organizzazione internazionale che si occupa del mantenimento della pace e del dialogo interculturale, insieme all’ONU.

I progetti dell’UNESCO sono molteplici: programmi scientifici, progetti di alfabetizzazione, progetti regionali, di promozione culturale e di cooperazione internazionale.

Come fa un sito a diventare patrimonio dell’umanità

Affinché un’area, un monumento, una manifestazione o un luogo naturalistico diventi patrimonio UNESCO, è necessario che lo Stato in cui si trovi proponga la candidatura presso gli sportelli competenti.

La classificazione di “patrimonio dell’umanità” viene riconosciuta nei confronti dei luogo di eccezionale valore culturale, paesaggistico o folcloristico, secondo i criteri che sono stabiliti dall’organizzazione. Tra i requisiti da soddisfare ci sono:

  • essere testimonianza unica o eccezionale di una tradizione culturale o di una civiltà vivente o scomparsa;
  • costituire un esempio straordinario di una tipologia edilizia, di un insieme architettonico o tecnologico, o di un paesaggio;
  • mostrare un importante interscambio di valori umani.

Come è noto, l’Italia è il Paese al mondo con più siti classificati dall’UNESCO patrimonio dell’umanità: 59 (di cui 10 soltanto in Lombardia). Seguono Cina e Germania.

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