Cos’è il fondo Oaktree, quanto guadagna e tutta la verità sull’acquisizione dell’Inter

Simone Micocci

21/05/2021

09/06/2021 - 15:56

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L’Inter ottiene il prestito di cui aveva bisogno per saldare i debiti: 275 milioni arrivano dal fondo Oaktree. In futuro (ma non adesso) questo potrebbe acquisire la maggioranza dei nerazzurri.

Cos’è il fondo Oaktree, quanto guadagna e tutta la verità sull’acquisizione dell’Inter

Il fondo Oaktree non ha acquistato l’Inter: né una parte delle quote né tantomeno la maggioranza. L’operazione da 275 milioni di euro, infatti, non prevede da parte di Oaktree, fondo d’investimento quotato alla Borsa di New York che oggi gestisce capitali per un valore complessivo di circa 122 miliardi di euro, l’acquisizione del 31,05% delle quote dell’Inter.

Si pensava, come raccontato nei giorni scorsi da Bloomberg e Reuters, a un’operazione di equity upside, ossia una formula dove il finanziatore - in questo caso Oaktree - acquista le quote della società a cui fa credito. La notizia, però, è stata smentita dall’Inter, con la pubblicazione di un comunicato ufficiale con cui viene spiegato che nell’immediato non ci sono variazioni per l’azionariato della società nerazzurra.

La verità dell’operazione tra l’Inter e il fondo statunitense Oaktree, dunque, è un’altra: non si tratta di un’operazione di acquisizione, ma di un prestito con garanzia (da restituire in tre anni).

Cos’è il fondo Oaktree e quanto guadagna

L’Oaktree Capital Management è un fondo d’investimento statunitense (ma di proprietà dei canadesi di Brookfield), così come il fondo Elliot che oggi ha la proprietà del Milan. Nato nel 1995 a Los Angeles, l’Oaktree Capital Management oggi è guidato dal co-presidente Howard Stanley Marks, colui che - insieme ad altri cinque soci - ventisei anni fa ha dato vita al fondo.

Come anticipato, il volume d’affari di Oaktree è di tutto rispetto: questo, infatti, gestisce capitali per un valore complessivo di 122 miliardi di euro, con una presenza in tutto il mondo. Di questi, 7 miliardi di euro solo in Italia, dove due anni fa Oaktree ha investito un miliardo di euro nel settore degli hotel di lusso.

Come tutti i fondi, quindi, il senso di ogni operazione è quello di guadagnare dal proprio investimento. E così potrebbe essere grazie all’operazione sottoscritta con la Great Horizon, la controllata di Suning.

La verità dell’operazione tra il fondo Oaktree e l’Inter

Come noto ai più, l’Inter si trovava in una situazione economica complicata. Il problema di Suning è che il Governo cinese ha invitato tutti gli imprenditori a non investire in attività non strategiche per il bene dell’economia nazionale: norme che limitano la possibilità per la famiglia Suning di attingere direttamente dal proprio patrimonio per saldare il rosso di bilancio ed è per questo motivo che nelle scorse settimane si è guardato alla possibilità d’investitori esteri.

A tal proposito, è arrivato l’accordo con la Oaktree per un prestito da 275 milioni di euro. Si tratta di un finanziamento vero e proprio, con la Great Horizon - la controllata di Suning che possiede la maggioranza dell’Inter con il 68,55% delle quote nerazzurre - che dovrà restituire - con gli interessi - i 275 milioni di euro ricevuti.

Come garanzia vengono messe in pegno le azioni in possesso della Great Horizon: se Suning non dovesse far fronte ai suoi obblighi, quindi, la maggioranza dell’Inter passerebbe al fondo Oaktree.

Questo il vantaggio del fondo d’investimento: od ottiene comunque più (grazie agli interessi) di quanto prestato all’Inter, o comunque avrà il vantaggio di acquisire ad appena 275 milioni di euro la maggioranza di un club che - debiti compresi - è valutato da Suning circa un miliardo di euro.

Come l’Inter spenderà i 275 milioni di euro

Come si legge dalla nota pubblicata dall’Inter, grazie al finanziamento ottenuto dalla Oaktree Capital Management, l’azionista (Suning) “continuerà a sostenere FC Internazionale Milano, con l’obiettivo di superare le difficoltà e le opportunità perse durante il periodo di Covid”.

I 275 milioni serviranno per saldare le pendenze relative alla stagione appena conclusa, con l’Inter che si è garantita anche un margine per l’avvio della prossima stagione. È probabile, poi, che Suning utilizzerà circa 33 milioni di euro per l’acquisizione dell’altro 31,05% delle quote del club, oggi in mano al fondo LionRock (di Hong Kong) grazie ad un’acquisizione di 166 milioni di euro (di cui, però, 133 milioni prestati proprio da Suning Sports International e Great Horizon).

Servirà, quindi, una differenza di 33 milioni per completare l’operazione.

E il mercato? Questa, ovviamente, la domanda che stuzzica le fantasie dei tifosi. Ebbene, i 275 milioni non verranno spesi molto verosimilmente per l’acquisizione di nuovi calciatori. Anche quest’anno il mercato dei nerazzurri dovrà essere autofinanziato, ma d’altronde questa è una situazione che riguarda la maggior parte dei club italiani (e di tutto il mondo).

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# Calcio

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