Coronavirus: cani robot e droni controllano il distanziamento sociale

Mario D’Angelo

09/05/2020

12/05/2020 - 12:22

condividi

Scenario distopico a Singapore: il controllo del distanziamento sociale è affidato alla tecnologia high-tech tramite cani robot e droni.

Un cane robot teleguidato armato di telecamere si aggira per il parco di Bishan-Ang Mo Kio, a Singapore. Il suo ruolo, per il momento, è verificare che i runner rispettino il distanziamento sociale facendo risuonare, attraverso un altoparlante, un messaggio registrato.

Robot nei parchi per controllare il distanziamento sociale

In un periodo in cui il semplice contatto umano è un fattore di rischio, molti governi hanno trovato un alleato nella tecnologia avanzata, dal contact tracing ai droni. Il governo di Singapore ha approvato la sperimentazione, per due settimane, del robot Spot, realizzato da Boston Dynamics, le cui forme ricordano quelle di un canide. Il suo compito è ricordare ai visitatori del parco di stare a distanza l’uno dall’altro ripetendo regolarmente un messaggio.

Spot il cane robot è equipaggiato con telecamere che gli consentono di fare una stima del numero dei visitatori del parco. Non traccerà gli individui attraverso il riconoscimento facciale e non collezionerà dati personali.

Al momento il robot è impiegato in un’area di 3 km del parco Bishan-Ang Mo Kio e viene sempre accompagnato da un dipendente. Se la prova avrà successo, verrà impiegato negli orari di punta.

Singapore pioniere di uno scenario distopico

Sviluppato da Boston Dynamics, il robot a quattro zampe è più efficiente rispetto a quelli dotati di ruote: grazie alla sua migliore capacità di aggirare ostacoli è adatto a spostarsi su diversi tipi di terreno. È dotato anche di sensori di sicurezza per individuare persone e oggetti nel raggio di 1 metro.

La sua presenza permette di utilizzare meno forza lavoro in loco, limitando così il contatto fisico fra lo staff. A Singapore sono in uso anche una trentina di droni per tracciare visitatori in parchi e aree naturali. In Cina e negli Stati Uniti sono stati utilizzati droni per avvertire e forzare le persone a rispettare le misure di sicurezza. Molti esperti hanno sottolineato che lo stato d’emergenza potrebbe portare all’utilizzo di questo tipo di tecnologie per la sorveglianza pervasiva dei cittadini.

Singapore, al momento, ha il numero di casi di coronavirus più alto nel Sud-Est asiatico. Nell’ultimo periodo c’è stata una forte accelerazione: in sole due settimane il numero è raddoppiato a 20.000 casi.

Argomenti

# Fase 2

Iscriviti a Money.it