Coronavirus meno aggressivo ora: è davvero così?

Leonardo Pasquali

07/05/2020

05/07/2021 - 16:52

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Il coronavirus in questa fase starebbe diventando meno aggressivo secondo gli esperti. Il monitoraggio condotto sulle strutture ospedaliere indica che i malati gravi sono molti meno rispetto a prima.

Coronavirus meno aggressivo ora: è davvero così?

Il coronavirus è meno aggressivo ora? Secondo molti esperti SARS-COV-2 starebbe attraversando una fase di indebolimento, confermata dallo svuotamento delle terapie intensive in tutta Italia.

Il nuovo virus starebbe cercando di sopravvivere convivendo con l’ospite, ossia l’uomo. Per raggiungere il proprio scopo starebbe mutando e causando sindromi più lievi.

Tra i fattori che stanno contribuendo a questo cambiamento anche l’arrivo della stagione calda, che a questo punto potrebbe diventare la variabile decisiva.

Coronavirus meno aggressivo: gli esperti confermano

In Italia da qualche giorno è iniziata la Fase 2 dell’emergenza coronavirus. Il Governo si è convinto ad alleggerire le misure restrittive anche grazie ai numeri incoraggianti provenienti dalle strutture ospedaliere. Il numero giornaliero dei guariti è sempre più alto e i posti in terapia intensiva si stanno liberando molto rapidamente. Segnali che portano a concludere che il virus stia diventando meno aggressivo, i pazienti COVID-19 presentano sindromi meno gravi e spesso non hanno bisogno del ricovero.

Secondo gli esperti SARS-COV-2 starebbe attuando diverse mutazioni per sopravvivere e continuare a circolare. Portando l’ospite, cioè l’uomo, alla morte non può riprodursi con la stessa efficacia. Tuttavia, non vi sono ancora convincenti prove scientifiche al riguardo, come spiegato da Massimo Clementi, direttore del Laboratorio di Microbiologia e Virologia all’Ospedale San Raffaele e professore all’Università Vita Salute San Raffaele, ai microfoni del Corriere della Sera:

“In Italia è stato attivato un network tra laboratori di virologia di vari ospedali: l’obiettivo è monitorare insieme le sequenze del virus, su soggetti a campione. Lo studio finale ci dirà come si è mosso, selezionando una variante piuttosto che un’altra. Ci aspettiamo che questo coronavirus pian piano possa diventare innocuo, com’è successo ai suoi cugini, responsabili del semplice raffreddore”.

Il caldo sarà il nostro alleato

Come già ipotizzato nelle ultime settimane, è probabile che l’arrivo del caldo ci aiuti a sconfiggere il coronavirus o comunque a frenare la sua corsa. Altri virus parenti stretti di SARS-COV-2 si presentano in inverno e spariscono con la bella stagione. A conferma di questa teoria il fatto che quello attuale si stia spostando nell’emisfero australe, dove sta per iniziare l’inverno.

Queste le parole di Clementi in merito:

“Coronavirus sparisce col caldo? È una supposizione, ma è molto probabile che sia così. Nell’uomo circolano quattro coronavirus ingentiliti, di cui due molto simili a SARS-COV-2 per caratteristiche chimico-fisiche. Uno di questi esiste forse dal 1200 e si è adattato a noi con successo. Tutti provocano infezioni modeste, tranne nei bambini da 0 a 2 anni, in cui possono provocare la bronchiolite. E tutti circolano solo in inverno, per sparire nei mesi caldi”.

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