Contributi INPS 2015: tocca anche ai pescatori autonomi. È quanto diffuso dallo stesso istituto di previdenza sociale tramite un’apposita circolare, la n. 55 del 2015. Ma bisogna ricordare che c’è anche uno sgravio contributivo, introdotto dall’ultima legge di Stabilità.
Contributi INPS 2015, è il turno dei pescatori autonomi. A chiarire come regolarsi quest’anno, ci ha pensato una circolare emessa proprio dall’istituto di previdenza sociale nazionale, la n. 55 del 2015. L’ammontare dovuto è pari a 41,92 euro al mese.
Chi sono i pescatori autonomi?
Per pescatori autonomi si intendono quei lavoratori autonomi che svolgono attività di pesca, anche quando non associati in cooperativa. Sono soggetti alla legge 250 del 1958 e sono tenuti a versare all’Inps un contributo mensile, soggetto ad adeguamento annuale, proporzionato al salario convenzionale dei pescatori della piccola pesca marittima associati in cooperativa. Convenzionalmente, quindi, il versamento per il 2015 sarebbe dovuto essere pari a 98,64 euro.
Lo sgravio contributivo grazie alla legge di Stabilità
Eppure, quest’anno le cose saranno un po’ diverse, e ciò grazie a uno sgravio contributivo introdotto dall’ultima legge di Stabilità. Al suo interno, e nello specifico all’articolo 1 comma 4, il Governo ha voluto inserire una disposizione a salvaguardia dell’occupazione della gente di mare. Così facendo, l’aliquota contributiva per il 2015 è passata dal 14,90 per cento fino al 6,23 per cento. Tradotto in moneta sonante, si dovranno pagare 41,92 euro e non 98,64. Per il resto, non cambia nulla: i versamenti andranno effettuati mensilmente ogni giorno 16 del mese.
Contributo maternità pescatrici
Inoltre, la legge di Stabilità ha esteso anche alle pescatrici autonome della piccola pesca marittima e delle acque interne le tutele già previste per la maternità delle altre lavoratrici autonome, come coltivatrici, artigiani e commercianti. Il contributo da versare per coprire questo onere è pari a 0,62 euro ogni mese.
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