Consumi auto, come misurarli?

Redazione Motori

19 Marzo 2019 - 15:29

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Qual è il calcolo per conoscere e misurare i consumi reali della propria auto? Vediamo alcuni consigli per monitorare quanto carburante occorre.

I consumi auto sono uno degli aspetti più importanti per gli automobilisti, sia in fase di acquisto che durante l’utilizzo. Le case automobilistiche sono tenute per legge a dichiarare quanto consumano le proprie auto, ma i dati a volte possono risultare leggermente diversi dai consumi reali nonostante le pratiche di omologazione Wltp siano sempre più vicine al reale utilizzo delle automobili.

In questo articolo vediamo come vengono misurati i consumi auto in fase di collaudo dei veicoli da parte delle case automobilistiche che ricreano in laboratorio e non solo utilizzi simili a quelli dei propri clienti.

Un po’ per diffidenza, un po’ perché ci si accorge che i dati riportati non coincidono con quelli che emergono da un utilizzo costante, molti automobilisti decidono di verificare autonomamente i consumi della propria auto.

Come misurare i consumi auto reali? Il calcolo è molto semplice, una divisione tra i chilometri percorsi e i litri di carburante necessari per percorrerli. In questo modo tutti possono sapere quanto consuma la propria auto o la propria moto e possono ripetere la misurazione ogni volta che si ritiene opportuno, facendo bene attenzione a non alterare lo stile di guida e di evitare inutili strappi all’acceleratore.

Per ridurre i consumi, non legati solo al carburante ma anche all’auto in generale, bisogna adottare abitudini di guida che comprendono una velocità adeguata, evitando brusche accelerazioni e frenate.

Consumi auto, come vengono calcolati?

I costruttori automotive misurano i consumi dei propri esemplari destinati alla vendita in base alle norme CEE, con vetture di prova e almeno 3000 Km di percorrenza.

I test vengono fatti ad una temperatura controllata di circa 20° e a bordo dell’auto è prevista solo la presenza del guidatore (circa 75 kg). Questi deve guidare per il percorso stabilito e con il treno di gomme di serie previsto nell’allestimento del modello. Le simulazioni negli anni si sono fatte via via più verosimili alla realtà, specialmente per gli stili di guida che oggi sono tre: urbano, extraurbano e misto.

Il primo rispecchia la guida in città, quindi con velocità moderate, partenza da motore freddo, pause frequenti a motore acceso in simulazione dei semafori e un solo picco a 50 km/h. La velocità media che ne consegue è solitamente attorno ai 20km/h.

Il percorso extraurbano prevede una velocità media più alta di circa 70km/h, con decelerazioni fino a 50km/h e picchi fino a 100km/h e poi 120km/h. Il ciclo combinato è invece un mix tra i due percorsi.

Come misurare i consumi auto?

In base ai dati forniti dalla casa automobilistica riguardo il proprio modello, vanno presi in considerazioni i consumi dichiarati per il tipo di utilizzo che più si avvicina al proprio. Chi guida perlopiù in città, ha più interesse nel rendimento urbano dell’auto, viceversa chi ogni giorno si muove su tratti di periferia, strade statali o autostrade, guarda con più attenzione il ciclo extraurbano.

Lo scopo è conoscere di quanto carburante ha bisogno l’auto per fare un determinato numero di chilometri in base al nostro stile di guida.

Per misurare i consumi auto basta conoscere quanti litri sono serviti per il nostro percorso, ma per farlo bisogna tenere d’occhio i km percorsi, anche settando un nuovo viaggio tra gli strumenti dell’auto nel riquadro dei chilometri percorsi.

La formula che proponiamo di seguito va eseguita più volte, per poter avere un valore medio, e possibilmente i rifornimenti vanno fatti tutti alla stessa stazione di servizio per avere la certezza che la misurazione sia su dati tarati allo stesso modo.

Consumi auto, il calcolo

Il calcolo è elementare e vediamo come farlo:

  • Bisogna recarsi presso la pompa di benzina segnando quanti chilometri vengono segnati sull’odometro al momento del rifornimento;
  • Fare il pieno di carburante;
  • Iniziare il percorso su cui interessa conoscere i consumi: ad esempio il tragitto casa/lavoro o qualunque altro tratto;
  • Portare il livello della benzina a metà serbatoio e recarsi nuovamente alla stazione di rifornimento;
  • Rabboccare di nuovo con un pieno, segnando i litri necessari per riempire mezzo serbatoio e i km percorsi.

Se non si dispone dell’impostazione per creare di volta in volta nuovi tragitti sull’odometro per sapere i km percorsi, basta sottrarre la cifra segnata quando ci si è messi in viaggio, alla cifra al momento dell’ultimo rifornimento. Quindi:

km percorsi (finali) - km percorsi (iniziali)/litri (secondo pieno)

Una volta ottenuto il numero di chilometri effettuato, bisogna dividerlo per i litri immessi nell’ultimo pieno. In questo modo si misura quanti chilometri è durato mezzo serbatoio di carburante definito anche km/l.

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