Congedo di paternità: 15 giorni obbligatori e multe, la proposta di Boeri

Stefania Manservigi

7 Novembre 2016 - 16:15

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Congedo di paternità, Boeri propone 15 giorni obbligatori per legge e multe per chi non lo rispetta. Tutti i dettagli della proposta.

Congedo di paternità: 15 giorni obbligatori e multe, la proposta di Boeri

Congedo di paternità di 15 giorni obbligatorio per legge e multe per chi non lo rispetta.
E’ questa la proposta del presidente dell’Inps Tito Boeri che mira a introdurre l’obbligatorietà del congedo di paternità, al fine di garantire una maggiore eguaglianza nel mondo del lavoro tra donne e uomini.
Secondo il presidente dell’Istituto di previdenza sociale, infatti, non solo occorre rendere obbligatorio il congedo di paternità per 15 giorni, ma occorre introdurre sanzioni per chi non rispetta tale obbligo.
Vediamo di seguito nello specifico dettagli e motivi della proposta.

Congedo di paternità: la proposta di Boeri
Negli ultimi tempi si è acceso il dibattito attorno alla questione del congedo di paternità, per garantire maggiore uguaglianza alle lavoratrici donne spesso penalizzate proprio a causa del congedo di maternità.
Sulla questione è intervenuto anche il presidente dell’Inps, Tito Boeri, che ha lanciato la sua proposta: rendere il congedo di paternità di 15 giorni obbligatorio per legge, e prevedere delle sanzioni a carico di chi non lo rispetta.
Per Boeri, infatti, questa sarebbe la soluzione per garantire pari diritti a donne e uomini ed evitare che le lavoratrici donne ne escano penalizzate.
In base ai dati dell’Inps, infatti,

"il tasso di occupazione delle donne scende dal 65 al 50% per chi ha un figlio e al 30% per chi ha più figli"

Boeri inoltre aggiunge:

"In altri Paesi questa differenza è minima ed in Danimarca avviene addirittura il contrario".

Oltre ad essere penalizzate sul piano dell’occupazione, le donne con figli sono anche penalizzate per quanto riguarda la retribuzione, subendo una penalizzazione del 15% a livello salariale.
Queste le considerazioni di Boeri:

"Nei primi 6 mesi del 2016, con il passaggio da 1 a 2 giorni di congedo obbligatorio, abbiamo avuti tanti quanti se ne sono fatti nell’intero 2015".

E ancora:

"I datori di lavoro considerano le donne con figli come un costo e culturalmente si crede che le madri che lavorano siano cattive madri. Non è così, ovviamente, ma il risultato è che solo 4 padri su 100 prendono congedi facoltativi".

Congedo di paternità: di cosa si tratta?
Di congedo di paternità si è iniziato a parlare negli ultimi anni. Per congedo di paternità, infatti, si intende l’astensione dal lavoro da parte del padre lavoratore per l’intero periodo del congedo di maternità o parte di esso. In questo modo si mira a creare una maggiore eguaglianza tra donne e uomini.
Il congedo di paternità obbligatorio è stato introdotto in via sperimentale dal 2013, e prorogato per il momento anche per il 2017.
L’attuale forma sperimentale di congedo di paternità obbligatorio è una versione meno invasiva di quella proposta da Boeri, in quanto rende obbligatori due giorni di astensione dal lavoro di cui il neo papà deve fruire in maniera anche non continuativa.

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