Concorso scuola, ultime notizie: in primavera la prova scritta

Rosaria Vincelli

26 Gennaio 2016 - 10:58

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Ancora attesa per l’uscita del bando per il concorso scuola prevista per febbraio. Il Ministro Giannini fa sapere che la prova scritta sarà tra marzo e aprile. Ecco le ultime notizie.

Concorso scuola, ultime notizie: in primavera la prova scritta

Da mesi ormai si attende impazientemente l’uscita del bando di concorso scuola finalizzato all’inserimento di nuovi insegnanti. Dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIUR) il Ministro Stefania Giannini fa sapere che il bando sarà pubblicato il mese di febbraio e la prova scritta si terrà in primavera.
Vediamo le notizie degli ultimi giorni.

Concorso scuola, ultime notizie: tappe del concorso e prove

Il Ministro Giannini con queste parole informa sulle prossime mosse che porteranno allo svolgimento del concorso scuola che in primavera dovrebbe avere inizio

Per essere prudenti il bando del concorso della scuola uscirà la prima settimana di febbraio. Tra marzo e aprile ci sarà lo scritto, poi seguirò l’orale. Siamo in zona countdown. Ci stiamo lavorando, i decreti sono pronti da alcuni giorni. L’obiettivo è completare tutto per settembre: sarà un’altra estate di lavoro intenso.

Il concorso scuola, che porterà in cattedra circa 63mila insegnanti (52.828 posti comuni ; 5.766 posti di sostegno ; 5.118 posti di potenziamento), stando alle parole del Ministro dell’Istruzione, comincerà questa primavera e sarà suddiviso in una prova scritta, una tecnica a carattere laboratoriale ed una orale.

In cosa consistono le prove?
Non è prevista più nessuna prova preselettiva, quindi, i candidati dovranno cimentarsi solo in una prova orale, una pratica ed una orale.

Per la prima prova (scritta) i candidati hanno a disposizione 150 minuti per rispondere a 8 quesiti (risposta aperta) per accertare le competenze didattico-professionali inerenti alla materia dell’insegnamento per il quale si concorre.
Inoltre, 2 degli 8 quesiti saranno in lingua straniera e finalizzati all’accertamento del livello B2.

A seguire il candidato deve sostenere la prova pratica che verte sullo stesso programma della rispettiva classe di concorso.

In ultimo, deve sostenere la prova orale della durata di 45 minuti (35 minuti di lezione simulata, con una introduzione che spieghi le scelte contenutistiche, didattiche e metodologiche, 10 minuti di interlocuzioni con il candidato, da parte della commissione sui contenuti della lezione ed allo scopo di accertare la conoscenza della lingua straniera).

Concorso scuola, ultime notizie: novità e considerazioni

Il Premier Matteo Renzi non sembra avere dubbi circa il lavoro svolto fino ad ora che porterà, stando alle sue parole, ad una selezione più accurata della classe docente

Vogliamo che sia una sfida seria, impegnativa, finalizzata a mettere in cattedra i più bravi, i più appassionati, i più tenaci. Per i nostri figli, per i nostri ragazzi, vogliamo semplicemente il meglio. Non possiamo accontentarci di meno. In questa settimana abbiamo approvato il decreto sulle classi di concorso per la scuola. Fuori dai tecnicismi: dopo che con la Legge 107 del 2015, chiamata Buona Scuola, abbiamo dato un colpo durissimo al precariato come condizione esistenziale per gli insegnanti, adesso abbiamo dato il via libera a un concorso serio, rigoroso e duro.

La settimana scorsa, come ricordato dal Premier, è stata anche approvata dal CdM la Riforma delle classi di concorso che attende solo la firma del Presidente delle Repubblica e la successiva pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.

Non mancano però malcontenti: secondo la Uil Scuola

L’indizione del concorso sta aprendo una via che si presenta confusa ed incerta, una sorta di mix tra vecchio e nuovo che meriterebbe, invece, una composizione omogenea dei diversi interessi degli aspiranti stessi. Assegnare al concorso il sistema di “reclutamento ordinario” significa anche dare uguali opportunità a tutti. Si pensi, allora, ad un provvedimento di transizione che abbia la stessa funzione di equità. Ci sono insegnanti a cui prima si riconosce l’abilitazione all’insegnamento con alcune prove, e poi gli si chiede di partecipare ad un concorso con altre prove, diverse. Non si può pensare di impostare la selezione delle prove del concorso sulla conoscenza approfondita di una lingua straniera, livello B2.

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