Concorso scuola 2016: non abilitati ammessi direttamente all’esame pratico

Chiara Ridolfi

6 Luglio 2016 - 10:23

Il Tar del Lazio, per i docenti ITP, ha stabilito che i non abilitati potranno sostenere le prove del Concorso scuola 2016 sebbene non abbiano svolto le prove scritte. I docenti accederanno quindi al concorso nel punto in cui si trova al momento. Vediamo cosa cambia con questa decisione.

Concorso scuola 2016: non abilitati ammessi direttamente all’esame pratico

Il Concorso scuola 2016 volge alla conclusione o almeno così sperano migliaia di insegnanti che si stanno preparando per la prova orale. Le commissioni stanno lavorando a pieno regime per riuscire a concludere le pratiche dell’orale entro l’inizio dell’anno scolastico 2016/2017. Arriva adesso una sentenza del Tar del Lazio che porta grandi novità per i docenti non abilitati: potranno sostenere il concorso pur non avendo svolto le prove scritte.

La sentenza al momento prevede la reintroduzione di 50 docenti del settore ITP, che erano stati esclusi dalle prove per la mancanza di abilitazione. La decisione potrebbe però essere estesa anche ad altri professori che attendono l’uscita del terzo ciclo di TFA, unico modo per ottenere l’abilitazione al momento. Non essendo ancora uscito il bando, che si prevede verrà pubblicato nelle prossime settimane, potrebbero essere riammessi alle prove orali anche molti altri professori che hanno presentato ricorso.

La sentenza del Tar del Lazio arriva dopo un’estenuante battaglia, che ha portato migliaia di professori non abilitati a richiedere la possibilità di essere ammessi al concorso anche senza possederne i requisiti. Il problema infatti è che manca uno strumento idoneo per l’abilitazione e per tale ragione molti insegnanti si sono trovati impossibilitati a partecipare alle prove concorsuali. Il giorno 21 giugno il Tar ha emesso una sentenza storica: ha decretato la possibilità di accedere alle prove pratiche senza aver sostenuto le prove scritte.
La decisione potrebbe portare delle ripercussioni in tutta Italia e cambiare la situazione di molti professori non abilitati.

Cosa cambia per i non abilitati con la sentenza del Tar? Come potranno essere considerate le prove senza il punteggio dei test scritti? C’è una reale possibilità che i docenti vengano assunti? Vediamo insieme la sentenza che ha emanato il Tar e cosa comporta per il concorso scuola 2016.

Concorso scuola 2016: prove pratiche per chi non ha sostenuto gli scritti

Il concorso scuola 2016, dopo un lungo ed estenuante percorso, sembra essere giunto ad un momento di stallo. Le commissione di tutta Italia stanno lavorando, e continueranno a farlo anche ad agosto, per riuscire a stabilire le graduatorie in tempo utile per l’entrata in ruolo nel 2016/2017. I problemi che si sono avuti durante il concorso hanno creato non pochi problemi a tutti i docenti che svolgevano le prove e hanno creato un vero e proprio caos in più di un’occasione.

Il 21 giugno 2016 il Tar del Lazio ha cercato di mettere un po’ di ordine in una delle situazioni più controverse: la possibilità di accedere alle prove per i docenti ITP. I docenti di ambito tecnico pratico senza abilitazione erano stati esclusi dal Concorso scuola, come tutti i non abilitati, ma il Tar del Lazio ha stabilito che potranno invece sostenere le prove pratiche e provare ad accedere alle graduatorie finali.
Il Tar aveva decretato già in precedenza che coloro che hanno presentato ricorso non avrebbero potuto concorrere con gli abilitati, ma sostenere delle prove aggiuntive.

Secondo il Tar i docenti che avevano presentato ricorso avrebbero potuto sostenere le prove dopo un esame della loro carriera e dopo la valutazione di un’apposita commissione. Adesso però la situazione adottata per i docenti ITP sembrerebbe cambiata: accederanno al concorso dal punto in cui si trova.

Nessun tipo di valutazione di merito, prove sostitutive o graduatorie per accedere, ma svolgeranno direttamente le prove pratiche. Il problema al momento è però che per le classi di concorso che hanno la prova pratica, secondo il bando, accedono i docenti che ottengono un punteggio consono sommando prova scritta e prova pratica e in base a tale punteggio accedono poi all’orale. Non è stato ancora stabilito in che modo sopperiranno la mancanza del punteggio dello scritto o se il ritardo nella sentenza del Tar comporterà delle penalizzazioni per questi insegnanti.

La sentenza del Tar del Lazio al momento prevede la possibilità di sostenere le prove per 50 docenti dell’Emilia Romagna, del settore ITP. Non si esclude che la sentenza nei prossimi giorni possa essere estesa a tutti i richiedenti ITP d’Italia e comportare l’ingresso nel concorso per tanti docenti esclusi in modo ingiusto dalle prove.

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Concorso scuola 2016: cosa succede per gli altri non abilitati

Il Tar a maggio 2016 aveva previsto che per coloro che avrebbero presentato ricorso sarebbero state istituite delle prove suppletive. Queste prove al momento non sono state annunciate e si pensa che verranno inserite nel calendario dopo la fine del Concorso scuola 2016. La soluzione attuata potrebbe quindi portare ad avere dei docenti di ruolo per l’anno 2016/2017 e poi delle prove suppletive per chi ha presentato ricorso ad anno già iniziato.

Il Concorso scuola porta con sé una serie di problemi che sembrano non finire mai e soprattutto non ottiene neanche l’obiettivo per cui è stato bandito: cercare di diminuire il precariato nel settore scuola. I disagi che si sono accumulati nell’arco dello svolgimento non riescono infatti a rendere la situazione dei docenti precari migliore e anzi potrebbero comportare solo maggiori disagi.

Di questo parere è anche il segretario Regionale della Uil per il settore scuola Giuseppe D’Aprile, che ribadisce le problematiche del concorso scuola. I problemi derivano dalla mancanza di confronto con i sindacati e da un bando che non prende in considerazione i docenti abilitati che da anni svolgono questo mestiere.
L’obiettivo del Concorso scuola era quello di migliore la situazione lavorativa e di diminuire il precariato, ma al momento non sembra che questo scopo sia stato centrato.
D’Aprile aggiunge infine “Eppure è solo con il confronto, più volte richiesto e sempre negato, che si potevano e si possono evitare continue situazioni di contenzioso.

Ci auguriamo che presto sia fatta chiarezza su tutta la situazione e che vengano preso in esame anche i problemi che i sindacati hanno messo in luce in più di un’occasione. Nel frattempo vi invitiamo a scoprire tutte le novità del settore scuola per il prossimo anno leggendo Scuola, cosa cambia dal prossimo anno? Le novità dell’a.s. 2016/2017.

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