Dietro il boom delle materie prime di questo inizio anno ci sono le condizioni climatiche avverse nelle Americhe
Il 2014 è stato finora molto positivo per le commodity, che lo scorso anno avevano invece sofferto molto. Il rally di molte materie prime viene imputato principalmente alle pessime condizioni metereologiche, soprattutto nelle Americhe. Secondo gli esperti di Barclays, 12 delle 15 materie prime più acquistate durante il mese di febbraio sono agricole oppure energetiche. In pratica tutte quelle che hanno risentito maggiormente delle condizioni estreme del clima. In effetti non tutte le commodity stanno evidenziando un andamento positivo: quelle maggiormente legate al ciclo economico, ovvero i metalli industriali (rame, zinco, nichel), stanno soffrendo parecchio.
L’indice generale Crb è salito dell’11% dal minimo dell’anno toccato lo scorso 9 gennaio. La componente energetica del paniere ha avuto un’influenza notevole sulla crescita dell’indice. Non solo c’è da registrare il boom dei prezzi del petrolio Wti, che il 24 febbraio ha toccato il massimo più alto da oltre 4 mesi a 103,45$ al barile, ma anche e soprattutto quello del gas naturale. Ciò è avvenuto a causa della clamorosa ondata di gelo che ha colpito gli Stati Uniti, con un’intensità tale che non si vedeva da decenni. I consumi di gas sono cresciuti a dismisura per riscaldare le case, mentre gli stock di gas naturale sono crollati del 40% su base annua.
Il future sul gas naturale, che il 10 gennaio scorso era sceso fin sotto 4$, ha iniziato a mettere in mostra un boom spettacolare che ha visto le quotazioni salire fino a 6,49$. Poi i prezzi sono crollati sulle imponenti prese di beneficio degli speculatori long e attualmente sono a 4,6$. In Brasile, invece, la siccità ha fatto schizzare le quotazioni del caffè, che erano depresse da diverso tempo. Il future sul caffè quotato al Cme è balzato del 60% in un mese. Sul finire di novembre i prezzi avevano toccato un bottom “psicologico” a 100$, ma venerdì è stato toccato il massimo più alto da fine ottobre 2012 a 181,25$. Ottimo anche l’andamento dei metalli preziosi, in particolare l’oro che da inizio anno è salito del 10% circa, spingendosi anche fino a 1.345$ l’oncia.
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