Come stanno le banche italiane? La risposta nell’esame sul grafico dell’indice settoriale bancario italiano.
Come stanno le banche italiane? Per cercare di rispondere a questa domanda prendiamo in esame il grafico dell’indice settoriale bancario italiano.
Vediamo di capire in che situazione è il comparto bancario dal punto di vista puramente tecnico.
Credo sia giusto, quando ci pongono domande come quella sulla salute delle banche italiane, prendere in considerazione un grafico con time-frame abbastanza ampio, per poter avere una visione un po’ più completa ed oggettiva.
Andiamo per ordine: l’indice settoriale italiano delle banche, dopo una breve risalita avvenuta nella prima metà del 2015, ha intrapreso la via del ribasso ed attualmente rispecchia una chiara difficoltà nel cercare di invertire la rotta.
I livelli di minimo toccato in questo 2016 sono molto vicini, se non identici, a quelli toccati nel lontano 2012: in quel periodo la crisi del debito europeo la faceva da padrone ed oggi, dopo 48 mesi, purtroppo la situazione non sembra essere migliorata.
[Grafico Weekly]
La salute delle banche italiane: analisi del grafico
Ma veniamo al punto e analizziamo il grafico nudo e crudo.
L’indice delle banche ha effettuato una decisa ed importante discesa dai livelli dell’estate del 2015, in cui le quotazioni si muovevano in area 18.000 pti.
Da agosto dello scorso anno, è partito un trend ribassista importante che ha visto il suo termine sul minimo di luglio 2016 in area 6.570 pti. Nelle ultime settimane notiamo come ci sia stata una timida reazione dei prezzi che non sono però riusciti a riportarsi con decisione al di sopra di quota 9.000 pti.
Concentrandoci sull’ultimo mese, possiamo poi notare tutta la sua difficoltà: ci sono infatti due candele bearish che hanno annullato gran parte del recupero. Attualmente le quotazioni stanno cercando di tenere un supporto dinamico passante in area 7.750 punti circa.
Banche: quali scenari nel breve periodo?
Sul grafico allegato dobbiamo ovviamente attendere il close settimanale che avverrà fra poche ore, e valutare la situazione. A mio avviso però non sarà sufficiente, perché nonostante si possa palesare una tenuta della trendline, non ci sono ancora i presupposti per vedere positività su questo strumento.
Potrebbe essere necessaria quindi una candela bullish che fornirà allora spunti rialzisti alle quotazioni con il primo target di arrivo in area 9.000 pti. Ed è qui che, con un deciso break rialzista di questa mini resistenza, si potranno rivedere poi dei movimenti più importanti e decisi al rialzo con target verso quota 10.000 punti. Soltanto a quel punto ci sarà un altro ostacolo, notate infatti che proprio in quell’area passa anche una trendline di medio periodo.
Lo scenario peggiore invece si avrà con la rottura ribasso del supporto dinamico, ed un close settimanale inferiore allo stesso: tutto ciò potrebbe portare nuove vendite con i primi target ribassisti individuabili in area 7250 punti prima ed un’ulteriore discesa verso i minimi in area 6570 punti.
Grazie per l’attenzione
Buon Trading
Team Visionforex
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