Come funziona il contratto di ricollocamento? Ecco una strada per i dipendenti Alitalia

Valentina Pennacchio

15 Luglio 2014 - 13:30

A 954 dipendenti Alitalia è stato proposto il contratto di ricollocamento, introdotto dal Governo Letta. Che cos’è e come funziona questa nuova tipologia di contratto che mette in campo le società di outplacement?

Come funziona il contratto di ricollocamento? Ecco una strada per i dipendenti Alitalia

Sulla vicenda Alitalia-Etihad è spuntata l’ipotesi del contratto di ricollocamento per 954 dipendenti.

Il contratto è previsto dalla Legge di Stabilità, emanata dal Governo Letta, e sarà finanziato con circa 15 milioni di euro.

Il ministro del lavoro Poletti lo definisce "un contratto di servizio" da sperimentare in Italia (già in uso in Australia, Olanda e GB), che, nel caso Alitalia:

"consente a chi è messo in mobilità di fare un accordo con l’Agenzia del Lavoro, in questo caso del Lazio, dove con il supporto dell’unità di missione, con all’interno i ministeri interessati del Lavoro e Infrastrutture, la Regione, in collaborazione con l’Enac, organizza la possibilità di costruire un percorso di ricollocamento".

Il contratto di ricollocamento stabilisce obblighi precisi per:

  • dipendenti;
  • istituzioni;
  • Agenzia del lavoro.

Come funziona il contratto di ricollocamento?

Che cos’è e come funziona il contratto di ricollocamento? A cosa avrà diritto il dipendente Alitalia che subirà questo trattamento?

Egli riceverà un assegno di mobilità di importo pari all’80% del suo stipendio per 4 anni, ma, al contempo, dovrà iniziare un percorso di outplacement, ovvero avrà l’obbligo di prendere parte ad un percorso di formazione e reinserimento professionale, mediante un programma coordinato dalle Regioni (nel caso specifico dalla Regione Lazio) e seguito da un tutor.

Il dipendente che sottoscriverà il contratto di outplacement avrà diritto ad un voucher, erogato dall’amministrazione regionale, da poter sfruttare per un percorso di formazione presso una società accreditata dalla Regione, che risponda a dei requisiti in linea con le proprie esigenze. Questo voucher sarà composto:

  • da una parte fissa, erogata nell’immediato;
  • da una parte variabile, liquidata al momento del reinserimento del dipendente. Se perdura lo stato di disoccupazione, l’agenzia non ha diritto al contributo finale, che si qualifica come una sorta di premio per l’obiettivo raggiunto.

Ci sono due elementi da considerare:

  • l’ammontare del voucher è inversamente proporzionale alla possibilità di trovare un nuovo lavoro, in modo che le società di outplacement non accolgano solo giovani o persone qualificate, quindi categorie più facilmente ricollocabili;
  • non è possibile rifiutare le offerte di lavoro per non correre il rischio di perdere l’indennità percepita. L’indennità viene dimezzata in caso di primo rifiuto.

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