Creare NFT dallo smartphone in pochi step. Guida completa, costi, app consigliate e tutto quello che c’è da sapere per iniziare oggi.
Dalle prime collezioni di arte digitale su Ethereum agli NFT integrati su piattaforme come Instagram e Reddit, il fenomeno ha attirato l’interesse di artisti, creator, appassionati di videogiochi e anche di molti brand. In poco tempo, gli NFT sono diventati un nuovo modo per dare valore (e certificare la proprietà) a tutto ciò che esiste solo online.
Non una moda passeggera, ma una trasformazione profonda. Gli NFT sono oggetti digitali unici, registrati su blockchain, che possono rappresentare un disegno, un video, una card da collezione o una skin di un videogioco. E la cosa davvero interessante è che, per la prima volta, questi oggetti digitali possono essere comprati, venduti e posseduti con la stessa logica di un bene fisico.
Ma come si crea un NFT? Serve programmare? Quanto costa? E quali sono le piattaforme più semplici da usare? In questa guida spieghiamo come creare un NFT passo dopo passo, dai concetti base agli strumenti più accessibili per trasformare un contenuto digitale in un asset unico su blockchain.
Cosa sono gli NFT
Gli NFT (Non-Fungible Token) sono dei certificati digitali in grado di dimostrare che un contenuto online è originale, unico e appartiene davvero a qualcuno. Non parliamo solo di arte digitale: un NFT può rappresentare un’immagine, un video, un file audio, un oggetto da collezione virtuale, un elemento di un videogioco o qualcosa creato con l’intelligenza artificiale.
In pratica, è come se qualcuno mettesse un timbro su un file digitale e scrivesse “questo è l’originale ed è di proprietà di questa persona”. Quel timbro è la blockchain, un registro pubblico e trasparente che memorizza chi ha creato l’opera, chi l’ha acquistata e ogni passaggio di mano successivo.
A differenza delle criptovalute “fungibili” come Bitcoin o Ethereum, ogni NFT è unico e non intercambiabile, dunque perfetto per rappresentare qualcosa di raro o personale.
Chi compra un NFT acquista la proprietà digitale (e talvolta i diritti commerciali) di un asset con la garanzia della blockchain che ne impedisce falsificazioni, copie o modifiche non autorizzate. Tutto resta tracciato, in modo chiaro e permanente.
I metodi universali per creare NFT
Creare un NFT oggi non è più roba da sviluppatori o smanettoni. Chiunque lo può fare a partire da un contenuto digitale, un portafoglio crypto e un accesso a una delle tante piattaforme online che gestiscono tutto il processo.
Il punto di partenza è scegliere cosa trasformare in NFT. Può essere una foto, un disegno, una canzone, un video, perfino un meme di cui si vuole rivendicare la paternità. Se è un contenuto digitale, in pratica, può diventare un NFT.
Poi serve un wallet, cioè un portafoglio digitale, per pagare eventuali spese di registrazione e ricevere i guadagni dopo aver messo in vendita l’NFT. I wallet più usati sono MetaMask, Coinbase Wallet o Trust Wallet. Si possono configurare facilmente e funzionano anche da app sullo smartphone.
Lo step successivo prevede di collegare il wallet a una piattaforma per NFT, come OpenSea, Rarible o altre. Qui viene caricato il file, scelto un nome, aggiunta una descrizione, fissato un prezzo e stabilito se offrire contenuti extra per chi lo compra.
L’ultimo passaggio è il cosiddetto minting, cioè il momento in cui il file diventa a tutti gli effetti un NFT, cioè viene registrato su blockchain. Alcune piattaforme permettono di farlo gratuitamente, altre richiedono una piccola spesa, chiamata gas fee.
Come creare NFT, passo dopo passo
Per creare NFT, basta seguire tre passaggi:
- scegliere cosa trasformare in NFT;
- caricarlo su una piattaforma;
- metterlo in vendita.
Una volta scelto il file e configurato tutto il necessario, il primo step è caricare il contenuto sulla piattaforma NFT scelta. Di solito c’è un pulsante tipo “Create” o “Mint NFT”. Dopo averlo cliccalo, si può selezionare il file e seguire le istruzioni. Alcuni siti chiedono di aggiungere un titolo, una descrizione, un numero limitato di copie ed eventualmente qualche contenuto bonus visibile solo dopo l’acquisto.
Dopo aver compilato tutto, confermare l’operazione e autorizzare la transazione dal wallet. Questo è il momento in cui il file viene trasformato in un NFT vero e proprio e registrato sulla blockchain. In genere, se c’è una piccola commissione da pagare, è indicata in anticipo.
Una volta che l’NFT è stato coniato, può essere messo in vendita, tramite asta oppure a un prezzo fisso. Ogni piattaforma ha regole e opzioni diverse, ma in generale bastano pochi clic per pubblicarlo. Fatto questo, l’NFT è online e pronto per essere acquistato.
Quanto costa creare NFT
Il costo per creare un NFT varia in base alla piattaforma e alla blockchain scelta. In molti casi, il conio dell’NFT (cioè la registrazione sulla blockchain) richiede il pagamento di una “gas fee”, una sorta di commissione per validare la transazione. Su Ethereum, questa spesa può andare da pochi euro a diverse decine, a seconda del traffico di rete.
Detto questo, molte piattaforme offrono anche opzioni di “lazy minting”, che permettono di mettere in vendita l’NFT senza pagare nulla in anticipo. In pratica, l’NFT viene coniato solo al momento dell’acquisto e i costi vengono scalati dal ricavato. Una buona soluzione per iniziare senza investire troppo.
Oltre alla gas fee, potrebbero esserci piccole commissioni della piattaforma, di solito intorno al 2-5% sul prezzo di vendita.
Le migliori app per creare NFT
Avvicinarsi al mondo degli NFT oggi è molto più semplice rispetto a qualche anno fa. Esistono piattaforme intuitive e app accessibili anche da smartphone che permettono di trasformare anche una foto in un’opera d’arte. Ecco una selezione delle migliori app per iniziare.
OpenSea
OpenSea è senza dubbio il punto di partenza per chi vuole entrare nel mondo NFT. È il marketplace più grande e conosciuto, supporta varie blockchain (Ethereum, Polygon, Solana, Avalanche, Klaytn) e permette di vendere praticamente qualsiasi tipo di contenuto digitale: arte, musica, foto, trading card, metaversi. L’interfaccia è semplice, anche per chi è alle prime armi. Esiste anche un’app mobile per iOS e Android che consente di gestire il proprio profilo e tenere d’occhio le novità, anche se la creazione vera e propria degli NFT avviene solo da desktop.
Rarible
Rarible è una piattaforma aperta e decentralizzata, molto amata dagli artisti indipendenti. Supporta Ethereum, Polygon, Tezos, Flow e si distingue per il modello di governance partecipativa tramite il token RARI. Le commissioni sono fisse al 5%, divise equamente tra venditore e acquirente. È una buona scelta per chi cerca visibilità, controllo creativo e commissioni trasparenti.
Blur
Blur è ideale per utenti più esperti e trader professionisti. Non è una semplice vetrina, ma un vero e proprio aggregatore di NFT. Consente di monitorare e operare su più marketplace da un’unica interfaccia, con analisi in tempo reale e strumenti avanzati per chi vuole fare compravendita in modo strategico. Perfetto per chi vuole negoziare NFT.
SuperRare
SuperRare è adatto a chi vuole comprare o vendere arte digitale di alto livello. Qui si trovano opere di artisti emergenti, ma anche nomi affermati. Il contesto è infatti più selettivo rispetto ad altri marketplace. Le opere hanno spesso prezzi elevati e SuperRare supporta solo la blockchain Ethereum.
Objkt.com
Objkt.com è invece il marketplace di riferimento per chi vuole coniare o acquistare NFT sulla blockchain di Tezos, nota per essere più veloce, economica ed eco-friendly rispetto ad Ethereum. Objkt è perfetto per artisti e acquirenti attenti all’impatto ambientale, oltre che alla qualità delle opere.
Oltre ai big del settore, esistono anche piattaforme pensate per i creator emergenti, come Foundation, oppure per chi vuole collezionare opere di celebrità e artisti affermati, come il Celebrity NFT Marketplace o la piattaforma di Beeple.
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